Di Ermanno Beccacece

Tutto pronto al Teatro Persiani per la messa in scena della Cambiale di Matrimonio di Rossini, programmata per venerdì 3 dicembre al Teatro Persiani di Recanati.  Intenso il lavoro per il giovane cast di cantanti che ha provato  per una decina di giorni sotto la guida del regista Giovanni Morchella che ha dato all’opera una veste originale sostituendo i recitativi accompagnati dal cembalo con dei recitati veri e propri sullo stile dell’opera-comique francese. Non meno intenso il lavoro dell’orchestra giovanile Sinfonietta Gigli alle prese con una partitura non facile che denota una padronanza dei mezzi compositivi eccezionale per un diciottenne, qual’era Rossini quando ha composto quest’opera.

La Cambiale di Matrimonio, rappresentata per la prima volta nel 1810 a Venezia, appartiene al  genere buffo, scelta obbligata per il giovane  Rossini: all’inizio dell’Ottocento i teatri, in particolare quelli impresariali, commissionano quasi esclusivamente questo tipo di opere e i primi lavori rossiniani sono farse comiche in un atto, realizzate con mezzi scenici essenziali, orchestra di ridotte dimensioni e senza coro.   Il  concertato assume un’importanza preponderante sul modello di Mozart,  ma con le caratterizzazioni  rossiniane, fatte di  scioglilingua e di un ritmo incalzante che porta al celebre crescendo finale.

La serata riserva anche altre sorprese.  In conclusione verrà infatti conferita la Cittadinanza Onoraria al tenore siciliano Pietro Ballo  (nella foto) che nella sua vita artistica ha eletto  Beniamino Gigli a suo ideale protettore e maestro e che ha avuto un duraturo periodo di collaborazione e di amicizia con la città e con l'Associazione e la Civica Scuola di Musica B.Gigli.  Nel 1995 è stato insignito del primo premio "Il Gigli d'oro" a un artista in carriera e  più volte si è esibito nella nostra città sempre con generosità, disinteresse e grande trasporto nei confronti del suo ideale maestro e protettore.

Sotto un'immagine delle prove di "La Cambiale di Matrimonio"