Dal blog di Roberto Bartomeoli, capo gruppo consiliare del PdL
Un declino iniziato 15 anni fa che non sembra arrestarsi. E’ questa la triste realtà del nostro presidio ospedaliero. Certo i tempi impongono contenimenti della spesa sanitaria, ma non si comprende perché proprio Recanati negli anni abbia dovuto pagare il sacrificio maggiore perpetrato tra inganni e falsità. Troppe volte si è fatto credere al potenziamento della struttura mentre in realtà si assumevano provvedimenti che sortivano l’effetto contrario e minavano il buon nome, la credibilità e la capacità degli operatori.
Si può considerare un’eccellenza la chirurgia a ciclo breve e non garantire la reperibilità sia nei fine settimana che per le urgenze? E’ possibile che ad oggi ancora non si utilizzano i locali ristrutturati ad aprile ed inaugurati dal sindaco? E’ concepibile che l’ospedale riconosciuto amico del bambino dall’UNICEF, sia quotidianamente alle prese con carenze di personale e di strumentazione? Se la ginecologia e l’ostetricia è un’eccellenza per quale motivo si sospende il servizio nel periodo estivo? Perché i reparti di chirurgia e medicina sono ancora in attesa della nomina dei primari promessi nel lontano 2005? Che cosa si aspetta a sostituire il primario della radiologia andato in pensione? Per non parlare delle liste di attesa e delle lunghe file necessarie per le prenotazioni. Alla faccia del CUP che doveva agevolare ed accorciare i tempi allo sportello.
Si fa persino fatica a spendere il milione e duecentocinquanta mila euro stanziato dal Comune frutto della transazione del 2003 con l’ASUR.
I problemi sanitari della nostra città vanno affrontati in modo diverso rispetto al passato. Occorre voltare pagina. Alle parole, ai proclami, alle promesse ed alle molte inaugurazioni di propaganda devono corrispondere fatti concreti che diano certezze al futuro del nostro ospedale. Serve un progetto serio e credibile elaborato sulla base delle reali esigenze del territorio e sottoscritto dall’ASUR e dalle Organizzazioni Sindacali. Occorre che quanto deciso sia verificabile e riscontrabile altrimenti si rischia di incorrere negli errori del passato.
Il documento proposto dalla sola maggioranza nell’ultimo Consiglio Comunale non andava certo in questa direzione.