nota del movimento Vivere Recanati
RECANATI - "Morte a Venezia".
Cosi titolò un sito locale molto vicino alla giunta Pepa quando il film "Il giovane favoloso" di Mario Martone debuttò al Festival di Venezia.
A Venezia non arrivarono premi ma poi, smentendo l'uccello del malaugurio, per il film con protagonista Elio Germano arrivarono il trionfo al botteghino, i David di Donatello, un successo clamoroso di pubblico e di critica, una partecipazione entusiastica e corale di Recanati, dove il film fu presentato in anteprima nazionale, con iniziative culturali e di spettacolo che coinvolsero a lungo la città.
Leopardi finalmente di tutti e per tutti.
Stasera e domani saremo davanti alla tv per seguire la fiction curata da Sergio Rubini.
Niente morte a Venezia, ma di nuovo riflettori su Recanati, al di la del giudizio che ognuno di noi potrà dare della nuova opera.
Sappiamo bene quanto il film "Il giovane favoloso" abbia inciso sulla reputazione della nostra città e sull'esplosione del turismo che per anni ha riempito Recanati, anche con il sole.
E per questo sorprende e dispiace che la giunta Pepa abbia fatto passare in sordina questo evento.
Avrebbe potuto lanciare Recanati durante le feste di Natale puntando proprio sulla fiction della RAI.
Invece, ogni giorno un proclama ed un comunicato (ben pagato) sull'universo mondo ma, nella pratica, solo ordinaria amministrazione, con poche idee e pochissima prospettiva per un efficace piano di promozione e rilancio della città.
Chiusa con pretesti la Sala Cinema Gigli, Recanati è stata battuta da Monte Vidon Corrado che ha organizzato la proiezione in anteprima della fiction.
Complimenti davvero.