Di Simone Giaconi, capo gruppo lista Per Recanati

Non è solo un verso dell’Inferno di Dante, ma ciò che vogliono fare del nostro Ospedale la sinistra regionale e quella recanatese.

Fortunatamente al momento della votazione di un documento presentato dal Sindaco, teso a rafforzare questo disegno, erano assenti ben 4 consiglieri di maggioranza: Corvatta, Scalmati, Filippetti e Mazzanti ed è quindi mancato il numero legale.Giaconi_Simone__13

Purtroppo però nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale, voluto dalla sola opposizione, è emersa l’inconsistenza della politica locale che, mentre in Regione si ragiona sul piano sanitario 2011/2013 e tutti avanzano proposte per i servizi dei propri territori, non riesce ad alzare le voce a difesa dell’Ospedale e dei tantissimi cittadini che quotidianamente subiscono disagi, dalle file agli sportelli alle liste d’attesa di mesi per gli esami.

Il sentimento del nostro guppo e di tantissimi cittadini è quello di indignazione per la morte lenta del “Santa Lucia” che, come riconosciuto dalle stesse organizzazioni sindacali nel corso del dibattito, ha subito dei disegni gestionali fallimentari, ma costati bei soldoni, dal punto prelievi al poliambulatorio, alla inaugurazione pre elettorale della lungodegenza, ancora chiusa a distanza di mesi, agli spazi per l’Inrca di Appignano, non utilizzati.

Purtroppo la sinistra recanatese non è in grado o non vuole contrastare il disegno della sinistra regionale che da tempo cerca di ridurre il nostro Ospedale in un “ricovero” per anziani e per malati terminali.

E l’ultimo Consiglio Comunale ne è stata la prova eclatante, con un ordine del giorno che ha spaccato la stessa maggioranza.

In tale ordine del giorno, non concordato tra le forze politiche, bensì calato dall’alto, è scomparso ogni riferimento al dipartimento materno-infantile, recentemente premiato dall’Unesco, ma che rischia la soppressione a causa dello scarso numero di nascite.

E’ scomparso anche il riferimento alla guardia anestesiologica notturna, recentemente soppressa e nessun cenno al numero dei posti letto da garantire al nostro Ospedale sia per la Medicina, sia per la Chirurgia.

Nessuna tutela inoltre è stata chiesta per lo spostamento della RSA che oggi garantisce 40 posti letto alla nostra città, ma che in futuro rischia un ridimensionamento.

Nessun riferimento inoltre al “presunto” milione e mezzo di euro garantito dalla Regione per lo spostamento del poliambulatorio all’interno dell’ospedale in piena campagna elettorale e che oggi sembra misteriosamente scomparso!

Insomma un documento che avrebbe sancito la morte certa del nostro Ospedale ma che, grazie all’attenzione dell’opposizione e alla divisione della maggioranza, non ha visto la luce.