C’era molta attesa per il consiglio comunale chiamato a confrontarsi con i vertici ASUR sul destino dell’ospedale “S. Lucia” ed alla fine la politica ha toppato e di brutto, quando è mancato il numero legale in aula e non si è potuto votare un documento di proposte e richieste da inviare alla Regione a salvaguardia del presidio ospedaliero che, come è chiaramente emerso dagli interventi del direttore ASUR, Marini, va verso quello che sarà il processo di riconversione del S. Lucia in rispetto al piano di integrazione avviato da tempo fra le due realtà ospedaliere di Recanati e Civitanova.
Il consilgio comunale era stato sollecitato da PdL, Lega e lista Per Recanati che però non avevano elaborato alcun documento da sottoporre all’esame del consiglio. Documento che è stato invece prodotto dalla maggioranza.
Un atto che le minoranze (le quali hanno rivendicato il merito che senza la loro richiesta non si sarebbe parlato di sanità), hanno però dichiarato “debole” e da qui la decisione di uscire dall’aula lasciando alla maggioranza la responsabilità di votarselo. Cosa che però la maggioranza non ha fatto perché in aula sono rimasti solo 10 consiglieri ed è di fatto mancato il numero legale.
Alla fine 4 ore di discussione che non è approdata, non solo nella non condivisione del documento, ma nemmeno nella sua approvazione da parte della maggioranza che l’aveva proprosto.
Così come era stato elaborato, l’’ordine del giorno chiedeva il potenziamento del Punto di Pronto Intervento, della Radiologia ed in primis della nomina entro gennaio del nuovo primario, l’apertura del reparto di lungodegenza a sostegno della medicina, il completamento del progetto della chirurgia a ciclo breve, un maggior coinvolgimento dei primari di Civitanova per intensificare gli interventi chirurgici specialisti. La nota sollecitava anche la Regione a trovare una sede alternativa alla RSA (oggi si trova all’interno degli IRCER).
Delineando le sue immediate strategie, Marini ha assicurato che tutti gli interventi che richiedono non più di cinque giorni di degenza saranno svolti a Recanati. Circa il trasferimento del Poliambulatorio all’interno del complesso del “S. Lucia”, Marini ha detto che prima verrà chiuso nella sede di Via Varano il servizio prelievi del sangue visto che l’esperimento è fallito con il solo il 10% dell’utenza che vi si è rivolto. Il che significa che i progetti di attivare punti prelievo alla Croce Gialla e Le Grazie, saltano.
La minoranza ha lanciato l’allarme sui lavori fermi, sulla mancanza di garanzie circa l’acquisto di strumenti diagnostici e medicali, e posto all’attenzione del consiglio il calo delle nascite (sotto quota 500) e che potrebbe determinare incertezza anche per le sorti del Dipartimento Infantile.