Con il sesto arresto si è chiuso il cerchio intorno ai sospettati di avere partecipato a vari livelli all’omicidio. L’ultimo fermo è avvenuto a Mantova dove così è salito a  quota 6 il numero degli arrestati per l’omicidio di Loffty Draif, il marocchino venticinquenne deceduto dopo essere stato pestato a sangue e lasciato esanime davanti all’Hotel House lo scorso 12 novembre.

I Carabinieri di Macerata. In collaborazione con quelli di Mantiova, hanno tratto in arresto Ben Alì Faycal, clandestino tunisino di 33 anni che si nascondeva nell’abitazione di suoi connazionali alla periferia della città. Anche Ben Belgacem Salem, operaio trentaseienne residente a Mantova con regolare permesso di soggiorno  e Iben Belgacem Sofian, 30 anni, clandestino, sono stati arrestati per favoreggiamento personale.

La conclusione dell’operazione è stata oggetto di una confernza stampa nela sede el Comando Provinciale dei CC nel corso della quale il col. Marco Di Stefano ha evidenziato che “La situazione Hotel House è sotto controllo ed ogni forma di allarmismo è ingiustificata. In alcuni casi siamo costretti alla soppressione ma il nostro primo obiettivo è la prevenzione. Nell’Hotel House abitano mole persone per bene che lavorano e conducono una vita normale ogni giorno. Speriamo con questo arresto di aver tamponato e bloccato la faida culminata nell’omicidio”.

Allo stato attuale sono detenuti oltre al tunisino Ben Alì Faycal, un titaliano, Giacomo Fabiani (30enne di Monturano), una donna ucraina, Gianna Prokofyeva di 19 anni, residente a Porto San Giorgio, e tre tunisini, Boumrani El Bechir (30), Taher Trabelsi (22), Dardori Wassim (26).