Di Sabrina Bertini, portavoce PdL

Nella seduta del Consiglio Comunale dell’8 novembre la maggioranza ha approvato il progetto per la realizzazione della nuova isola ecologica nella Zona Industriale Squartabue.

Tale scelta appare il frutto di una decisione affrettata, che non tiene conto delle reali necessità della cittadinanza, e di logiche che sfuggono alla comprensione dei più.

Non può, infatti, essere compresa e condivisa una localizzazione decentrata sia rispetto alla larghissima maggioranza degli utenti sia rispetto alle strutture verso le quali i rifiuti raccolti nell’isola ecologica dovranno essere conferiti.

Immaginiamo un cittadino di Montefiore costretto a recarsi fino a Villa Musone per poter usufruire dell’isola ecologica che costituisce un pubblico servizio e che per tale motivo deve essere accessibile con facilità a tutti.

Per non parlare dell’aumento sulle strade cittadine del traffico pesante, i mezzi per la raccolta dei rifiuti costretti ad attraversare tutto il territorio recanatese per arrivare a Villa Musone; in particolare la strada dell’Addolorata, asfaltata di recente e non idonea a sopportare carchi pesanti.

In un momento in cui costituisce priorità ottimizzare i costi e limitare i percorsi stradali anche per contenere l’inquinamento e conseguire risparmio energetico, portare al capo estremo del territorio comunale il punto di raccolta dei rifiuti è scelta irrazionale e sintomo di cattiva amministrazione. Senza contare il c.d. fenomeno della migrazione dei rifiuti e cioè il conferimento di rifiuti provenienti da altri comuni: è facile infatti che cittadini di Villa Musone di Loreto o Villa Musone di Castelfidardo, per la vicinanza e la comodità della struttura, conferiscano i propri rifiuti nell’isola ecologica di Squartabue i cui costi sono sostenuti dai cittadini recantesi.

Ma l’aspetto più grave è costituito dalla mancanza nell’area prescelta di impianto di depurazione, circostanza grave (come può un sito nel quale vengono raccolti i rifiuti essere in regola se non è collegato ad un depuratore?) che è sfuggita alla maggioranza, anche di quella sinistra che si erge a tutore privilegiato dell’ambiente ma solo quando si tratta di fermare progetti non suoi.

Maggioranza che ha respinto un emendamento del gruppo consiliare del PDL con il quale veniva proposto di localizzare l’isola ecologica in una zona più centrale e soprattutto fornita di depuratore.

Ancora una volta l’amministrazione decide senza conoscere la reale situazione, trascurando criteri di corretta gestione del territorio e dell’ambiente, rispondendo invece a logiche di propaganda politica e di autocelebrazione.