Nota della Compagnia CC di Civitanova
È stato arrestato per violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, ma anche per detenzione ai fini di spaccio di cocaina e porto abusivo di armi da taglio. Era stato fermato verso le 20 dopo una imponente caccia all’uomo condotta all’Hotel House di Porto Recanati dai carabinieri della compagnia di Civitanova, con l’ausilio dell’elicottero del 5° elinucleo dell’Arma di base a Falconara.
La ricerca, dapprima condotta nei 17 piani del condominio multietnico, si è estesa ai garage ed ai casolari circostanti. Era in fuga da un casolare di Santa Maria in Potenza, quando è stato inquadrato dai fari del AW 109 Nexus. I piloti hanno segnalato il fuggitivo ai militari che operavano la battuta e, seguito costantemente dall’alto: è finito dritto fra le braccia dei militari dell’arma della compagnia di Civitanova, segnatamente fra quelle di un brigadiere della stazione di Recanati, che lo traeva in arresto.
Tutto aveva inizio verso le 16 di ieri. Due carabinieri dell’aliquota operativa della compagnia di civitanova erano, in abiti simulati, nel cortile dell’hotel house per un servizio antidroga: stavano monitorando la presenza di pusher e tossicodipendenti. Vedono il marocchino che fa su e giù dal palazzone e contatta dei giovani: si qualificano ed intervengono. Butta dello stupefacente per terra, sferra la bottiglia di birra che aveva fra le mani, la brandisce colpendo ripetutamente i militari che cercavano di bloccarlo. Vengono attinti più volte sul costato e sulle mani. Estrae un coltello (foto 1), cerca di offenderli; i militari si difendono e, soprattutto, mantengono il sangue freddo. Guadagna la fuga. Si inerpica nelle scale del grattacielo. Scatta l’allarme alla centrale operativa. Da Civitanova e da tutte le 9 stazioni dipendenti dalla compagnia di via Carnia giungono carabinieri. Vengono ispezionati tutti i luoghi dove si sospettava che il fuggitivo avesse potuto trovare rifugio. Scovato l’appartamento dove era entrato, si era cambiato d’abito (foto 2) e aveva abbandonato il coltellaccio. Tutto viene acquisito, repertato e sequestrato. In quell’abitazione dell’House c’è una sua parente che dovrà rispondere di favoreggiamento personale e reale. Proseguono le ricerche. Si estendono ai casolari. Ed alle 20 l’arresto.
È doveroso precisare che i carabinieri hanno operato in un ambiente ostile, nelle prime fasi operative. Sono piovuti dai piani dell’house alcuni sassi ed oggetti che, se avessero attinto qualche militare avrebbero causato ulteriori feriti. Tuttavia, nelle fasi conclusive dell’operazione, molti residenti dell’hotel House hanno mostrato spirito collaborativo e fiducia nell’Arma. È il popolo degli onesti che abita il palazzone multietnico che, anche ieri sera, ha confidato stanchezza di questo clima teso e violento che, un branco di persone, ha accentuato in questi ultimi mesi.
L’episodio, infatti, si è inquadrato nei serrati controlli che i carabinieri della compagnia di Civitanova stanno svolgendo, senza sosta, a Porto rRecanati dopo l’omicidio del giovane tunisino LOFFTY Draif (il 12 u.s.) e dopo gli episodi di violenza (nella notte del 25 ottobre e del 7 novembre) che avevano preceduto il grave fatto di sangue. I controlli e le attività di monitoraggio dell’edificio di Porto Recanati proseguiranno anche nei prossimi giorni.