Di Piergiorgio Moretti, capo gruppo Città del Sole

Moretti_Piergiorgio_3Siamo sull’orlo del collasso, ma continuiamo a spendere troppo e spendere male. La responsabilità è soprattutto dei politici. Occorre dare subito un segnale di serietà rinunciando ad ogni indennità e/o gettone di presenza, come consiglieri comunali e con la riduzione del 50% di tutte le altre indennità degli amministratori. Fino a poco fa, eravamo tutti tranquilli perché i grandi economisti ci spiegavano che la grande crisi del 1929 non poteva più accadere (Giovanni Sartori). Poi ci siamo accorti che stavamo allevando una perfetta catastrofe economica.

Ci sono debiti da pagare e per fronteggiare gli attacchi della speculazione si dovranno mettere in campo 750 miliardi di euro. Poi ci sono i debiti di Stato. Poi il pericolo più incontrollabile, quello dei cosidetti “derivati”. L’Italia ha rischiato di finire nella stanza della morte insieme a Grecia, Portogallo, Irlanda e Spagna. I paesi sull’orlo del collasso. Gli Stati hanno incominciato a reagire con politiche d’emergenza.

L’Italia ha varato un finanziaria, ritenuta necessaria e inevitabile, ma il Governatore della Banca d’Italia ha detto che è incompleta. Le lacrime e il sangue imposte dal Governo sono solo l’annuncio della mannaia che incomincerà a decapitare spietatamente. Chi paga il costo della crisi? I giovani, le vere vittime. La riduzione degli occupati tra i giovani è sette volte superiore a quella degli anziani. I salari fermi a 15 anni fa. Le nuove assunzioni diminuite del 20%. Un giovane su quattro è senza speranza di lavoro. Questa è la situazione.

Come siamo arrivati a questo punto? Giovanni Sartori in modo molto brutale ci spiega che dagli anni sessanta, in Occidente, abbiamo speso più di quello che guadagniamo. E viviamo al di sopra delle nostre risorse. Abbiamo anche aggiunto le aspettative crescenti, che sono diventati “diritti “,  diritti Intoccabili.

La vera macelleria sociale è l’evasione fiscale. Se tutti pagassero le tasse il debito dello Stato sarebbe meno drammatico. Vero, ma è anche vero che in molti Paesi, (Grecia in prima fila) purtroppo, da molto tempo il servizio pubblico è un disservizio e uno spreco per acquisire clientele elettorali. Si spende troppo e si spende male. La colpa è soprattutto della classe politica che deve assumersi le proprie responsabilità e dare la dimostrazione che, se ci sono da fare sacrifici, i tagli debbono partire dai più ricchi, dai privilegiati, dai parassiti, dai politici prima di tutti. Perché abbiamo una classe politica strapagata con privilegi indecenti. Dai deputati europei, a quelli nazionali a quelli regionali e fino ai consiglieri provinciali.La_Citt_del_Sole

Anche se il confronto con le altre sfere della politica, è improponibile, anche a livello comunale, una testimonianza di responsabilità è importante. Le finanze del Comune sono in uno stato drammatico? La Finanziaria mette a rischio la stessa sopravvivenza del Comune? Occorrono risposte responsabili e bisogna impostare subito un programma amministrativo d’emergenza, che selezioni i progetti necessari, eliminando tutte le spese inutili, voluttuarie e dissennate.  Occorre dare subito un segnale di serietà. Sento, per questo, il dovere di rinunciare ad ogni indennità e/o gettone di presenza come consigliere comunale, e invito tutti gli altri consiglieri a fare altrettanto.

Lancio un appello a tutti coloro che hanno cariche retribuite perché si riducano le loro indennità almeno della metà. Le rinunce debbono avere un vincolo di destinazione: il risparmio realizzato dovrà essere utilizzato solo per l’assistenza delle fasce più deboli della cittadinanza e per chi è in cerca di lavoro.