Di Armando Taddei, Lista Civica Recanati

Taddei2Si ritornerà nei prossimi giorni a parlare in consiglio comunale dell’ospedale di Recanati,dell’ospedale a Recanati e per Recanati. Colgo l’occasione per riflettere e far riflettere su alcune questioni. Da molti anni aleggia lo spettro della chiusura di alcuni reparti del nostro nosocomio, ricordo quando c’era l’USL 14 Recanati-Loreto, e poi ricordo come le difficoltà siano aumentate quando l’ospedale di Recanati è stato unito a quello di Civitanova Marche. Oggi possiamo constatare quanti errori ha fatto la politica con i servizi sul nostro territorio, ma continuare a parlare del passato non ci aiuta di certo anche se soltanto conoscendo il passato si può comprendere la situazione che abbiamo oggi e immaginare quella futura. Oggi abbiamo due ospedali; uno a Civitanova Marche che è una città abbastanza grande e dove la politica ha sempre difeso e perseguito l’espansione dei servizi sul proprio territorio, l’altro a Recanati che è una cittadina più piccola e dove la politica non ha mai difeso neanche quei servizi che erano presenti e che oggi non ci sono più (Pretura,ecc..). Ora qualcuno dice che non bisogna essere campanilisti e che bisogna guardare il territorio in generale, parole belle ma devono essere accertate dai fatti altrimenti risultano frasi allegoriche e truffaldine. Non si può parlare di servizi sul territorio quando poi una parte di questo territorio ne viene lasciata totalmente scoperta. D’altra parte Recanati ha a 6 km l’ospedale di Loreto con una ottima ortopedia, a 15 km quello di Osimo che ha ottenuto il nuovo presidio, a 22 km quello di Ancona con tutte le eccellenze, a 18 km Macerata che sarà l’ospedale provinciale. Quindi cosa mai potrà sperare la nostra città per il suo ospedale?? Se prevarrà la tesi di non avere sull’area vasta un grande ospedale come Torrette ma specializzazioni e reparti distribuiti su tutti i presidi del  territorio, allora ancora potremo nutrire una qualche speranza. Io non sono un medico e credo che non debbano essere i medici a parlare di queste cose, troppo coinvolti, queste sono scelte politiche e la forza dei politici si riscontra e si misura sulla capacità di mantenere i servizi sulla propria zona. Se nel nostro nosocomio arriverà la lungo-degenza, la medicina della quarta età, ben venga perché è un servizio utile e atteso, ma l’ospedale di Recanati aveva fino a pochi anni fa un’eccellenza riconosciuta in ambito regionale che era il reparto di ostetricia e ginecologia, la pediatria, e oggi che sappiamo con certezza che nel futuro prossimo questi reparti se non potenziati spariranno, la politica ha il dovere di puntare proprio sulla salvaguardia di questi per Recanati. Quello che era un’eccellenza deve avere la possibilità di mettere in atto le condizioni per sopravvivere alle future tempeste economico-politiche locali, poi ben venga anche la lungo-degenza, l’alfa e l’omega. Fuor di metafora se sul territorio l’ospedale di Recanati deve esistere allora dobbiamo lottare perché resista con un reparto importante, altrimenti ci dovremo rassegnare nei prossimi anni a perdere definitivamente il S. Lucia per come lo conosciamo.