di Andrea Marinelli, gruppo consiliare PD

RECANATI - Una nuova magnifica realtà proposta dal Centro Omphalos prenderà vita a Recanati e si chiamerà “Bluinfinito”.

La nuova struttura sarà esclusivamente dedicata all’attività di cura, di istruzione e di inclusione sociale di minori affetti da autismo e sorgerà in un'area adiacente all'attuale Palazzetto dello Sport.

Ero a conoscenza di questo progetto così come lo era l'area tecnica del Comune di Recanati e l'ex Sindaco Antonio Bravi e non dubitavo che giunti alla fase esecutiva anche la Giunta avrebbe sostenuto con forza un progetto di cui non solo si avvertiva la necessità nel nostro territorio, ma che sicuramente rappresenterà un modello da seguire per altri Comuni ed altri Enti.

Agli albori del progetto una delle mie proposte puntava ad inserire il nostro Comune come parte ancora più attiva, anche dal punto di vista finanziario, per integrare il progetto in modo che accogliesse un'altra virtuosissima realtà già funzionale sul territorio da tantissimi anni, il Centro Socio Educativo di Villa Teresa.

Per quest'ultimo tale destinazione avrebbe rappresentato una soluzione ideale sia per logistica che per la funzionalità degli spazi, consentendo un massimo sviluppo delle attività ai diversi e bravissimi operatori che in quel Centro lavorano con passione, competenza e profonda dedizione per aiutare i ragazzi disabili che lo frequentano.

Il capitolo dove individuare gran parte delle risorse per finanziare l'operazione potrebbe essere quello generato dal risparmio sull'affitto degli attuali locali.

Previo parere favorevole dei rappresentanti dell'Omphalos, adottare questa soluzione risolverebbe i diversi problemi di natura strutturale e funzionale verso i quali, un edificio oramai datato come quello attuale che ospita il CSE, inevitabilmente andrà incontro.

Il blu è il colore dell'autismo. Dal 2007 le Nazioni Unite hanno dichiarato il blu colore dell’autismo: è stato scelto per rappresentare una sindrome dove la percezione sensoriale è diversa, delineando una mente “ribelle". Questo porta il soggetto autistico ad avere procedimenti logici ed esperienze diverse da quelli della maggior parte delle persone.