Nota della Compagnia Cc di Civitanova

I Carabinieri di Recanati, Civitanova Marche e Macerata li avevano monitorati per diversi mesi nel corso delle indagini per alcune rapine in banca. Numerosi servizi di “osservazione” erano stati condotti in ore notturne a ridosso di quell’abitazione di campagna, in contrada Vallememoria, a ridosso della "Regina",circondata da un parco, dove dimorano due nuclei familiari originari del sud italia.

E tre autori di rapine, che avevano dimorato proprio in quelle case durante le loro scorribande in danno di banche del maceratese, erano stati arrestati al termine di una complessa indagine.

Gli stessi carabinieri di Recanati, recentemente, quando si erano occupati di una serie di accertamenti incrociati con i servizi sociali e l’ente erogatore di energia elettrica, scoprivano che le utenze di quelle abitazioni erano morose ed avevano subito un distacco più di un anno fa.

Inoltre era stato persino richiesto un contributo per indigenza ai servizi sociali del comune.

Ma la morosità e la presunta assenza di energia elettrica strideva fortemente con la memoria dei militari recanatesi che avevano più e più volte visto gli impianti di illuminazione attivi sia nelle  abitazioni che nel parco antistante.

Pertanto segnalavano l’anomalia all’ente erogatore e, con quei tecnici, i carabinieri eseguivano un sopralluogo. Il sospetto veniva confermato dalla relazione del personale tecnico: vi era un allaccio diretto ed abusivo alla rete, ricavato in un pozzetto sotterraneo, da epoca certamente non recente.

I consumi, per diverse migliaia di euro, erano stati raggirati da più di qualche anno e il ricordo dei carabinieri che avevano partecipato a quell’indagine, per reati decisamente più gravi, si rivelava prezioso per scoprirne l’attuale: furto di energia elettrica continuato. È stato inoltrato un dettagliato rapporto alla magistratura del capoluogo maceratese.