di Dario Ragni Capogruppo in Comune Costituente Popolare-UdC Recanati
RECANATI - Nell’ultima conferenza stampa della Giunta sono stati presentati i risultati dei primi cento giorni di attività amministrativa. Ci ha fatto piacere vedere come diverse attività siano indirizzate alla manutenzione e al contenimento del dissesto idrogeologico.
Finalmente un programma serio che cerca di risolvere, in maniera più radicale possibile, una questione contingente ma anche legata al nostro futuro. Infatti non si tratta più di pulire rattoppando i danni dell’ultima inondazione, ma di avviare una manutenzione strutturale del territorio al fine di prevenire.
In quest’ottica rinnoveremo le nostre proposte perché si proceda, anche con il contributo dell’Astea, a una regolare e periodica manutenzione dei tombini e delle caditoie, al fine di evitare la formazione di corsi d’acqua superficiali estremamente pericolosi e capaci di notevoli danni.
Sembra incredibile ma questa richiesta la stiamo avanzando da venticinque anni, ottenendo sempre rare e incomplete risposte. Siamo certi che arriveremo ad una svolta con la nostra amministrazione presieduta da Emanuele Pepa.
Un’altra iniziativa è sicuramente quella di procedere alla pulizia dei corsi d’acqua piccoli e grandi, la cui responsabilità ricade sul Consorzio di Bonifica e la Provincia.
Da ultimo immaginiamo, in collaborazione con gli Enti preposti, di avviare una sorta di “piantumazione folle” cioè occupare con nuovi alberi tutti gli spazi disponibili non impiegati in agricoltura, sia di proprietà pubblica che dei privati. Certamente ripiantumare lungo i corsi d’acqua e sui terreni a forte pendenza dovrebbe essere la scelta prioritaria, anche perché proprio quel tipo di terreno è sempre meno produttivo, difficile da lavorare e soggetto a facile dilavamento.
Si tratta di iniziare con queste tre direttrici, con santa pazienza ma con una determinazione nuova e duratura rispetto ad un passato segnato da interventi occasionali. L’unico progetto strutturale è stato quello a favore del risanamento idrogeologico dei terreni e dei fossi a valle del Colle dell’Infinito, senza nulla rivendicare, ma solo per dovere di cronaca, ci permettiamo di ricordare che questo importante intervento del valore di milioni di euro è stato realizzato anche grazie all’interessamento e all’impegno del Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti e dal Consigliere regionale Luca Marconi: sarà un caso ma erano ambedue dell’UdC.