di Gabriele Garbuglia

RECANATI - 29 settembre, una domenica piena di sorprese e di gioia per la parrocchia San Francesco. Al mattino 30 educatori con impermeabili e ombrelli preparano la scenografia.

Piano piano il sole comincia a farsi strada tra le nuvole scure.

Si decide di celebrare la Messa al Pincetto. Altare, sedie, panche sono pronte per tanti.

E per le 10.30 entrano i protagonisti di questo evento, oltre 400 persone che ringraziano, insieme a don Sergio, il Signore per i 50 anni dell’ACR e della Parrocchia. Il vento prova a rovinare la scenografia e fa accartocciare lo sfondo di 3 metri per 6.

Una squadra di scenografi sistema tutto in pochi minuti. Canti, preghiere, sorrisi, saluti. E la festa continua con i provini, balli.

Prima di pranzo la chiesa si riempie di ragazzi per la proiezione di un filmato sui 50 anni dell’ACR in parrocchia: volti, storie, gioie, lacrime, forti emozioni per le tante esperienze che hanno aiutato a vivere generazioni di recanatesi. Il pranzo al pincetto è una festa nella festa.

Venti chili di pasta, di cotolette e i dolci speciali, preparati con generosità e grande maestria dalle mamme e nonne della parrocchia, spariscono rapidamente nei piatti dei 200 affamatissimi ragazzi.

E poi suddivisi in squadre si va alla ricerca delle aree gioco per le vie del quartiere. Ogni ragazzo fa un percorso di gioco e riflessione sulla scenografia (rispondendo alla domanda “quale è il luogo in cui ti senti più a tuo agio e chi deve ringraziare per averlo preparato”), sceneggiatura (chi ti ispira i pensieri e le parole che usi più spesso), musica (quale è la tua canzone preferita e il tuo cantante preferito), costumi (come scegli i vestiti che indossi, a chi ti ispiri, chi ti piace assomigliare).

Si torna al pincetto dove finalmente si scopre il regista misterioso: dietro il volo di una colomba si intravvede la presenza di Dio.

“E’ la tua parte” è lo slogan della giornata, un invito a pensare la vita come scoperta dei propri doni, scoperta di essere stati pensati e amati da un regista che ha per ciascuno una parte speciale, assegnata con il battesimo e che l’ACR si impegna a far vivere al meglio.

E’ l’ora della merenda. Frittelle e zeppole calde, preparate con la solita e sempre sorprendente generosità, da oltre trenta generosissime mamme, nonne e babbi, fanno gioire i ragazzi e i tanti che si affacciano al pincetto per un saluto e se ne vanno con un dolce da portare a casa. I canti e i balli continuano; i trucca bimbi, i pop corn e giochi vari accompagnano le famiglie fino al tramonto.

E con grande meraviglia, attraverso l’impegno di un gruppo educatori affiatatissimo, di adulti e genitori generosi, in poco tempo si smontano le scene, il palco, le sedie, i tavoli, la cucina da campo e tutto resta pulito e in ordine, pronto per un ‘altra esperienza in cui ciascuno potrà, se vorrà, scoprire e vivere la sua parte.