Una visita delle associazioni animaliste al Canile di Montefiore finisce con l’intervento dei carabinieri di Montecassiano. L’Arma fa la sua comparsa sullo scenario canino cittadino dopo i VV.UU. alla caccia dei padroni poco educati quando portano a spasso i propri animali.

Premesso che VV.UU. e carabinieri avrebbero ben più gravi emergenze da seguire, vediamo cosa è accaduto sulla porta del canile municipale di Montefiore.CCcani

In pratica è stato impedito l’accesso alla rappresentanza delle associazioni “Fratello Cane” ed ANTA. Per Patrizia Lorenzetti e Nicoletta Cossa (Anta), Laura Antinori e Sandra Trovelleri (Fratello cane), porte sbarrate dal persone che gestisce in convenzione il canile.

“Abbiamo precise disposizioni”, hanno motivato gli addetti  il diniego a far entrare le animaliste nella struttura.

Ma già una settimana prima era stato opposto un netto rifiuto a farle entrare ed anche in quella occasione erano intervenuti i carabinieri, di Montefano. Quel giorno, contattato il comune, un dirigente aveva assunto l’impegno a trovare una soluzione per rimuovere gli ostacoli in una settimana, derivati dalla mancanza di una apposita convenzione con il comune da parte di ANTA e Fratello Cane.

Evidentemente l’impegno non è stato rispettato se nuovamente le due associazioni si sono trovate sbarrata la porta del canile.

foratt8Ma il fatto nuovo è che alla fine con i carabinieri le rappresentanti delle associazioni sono potute entrare in quanto il canile doveva essere aperto al pubblico negli orari in cui le quattro esponenti si erano presentate ai cancelli e una loro perdurante chiusura avrebbe profilato nei confronti dei gestori una denuncia per interruzione di pubblico servizio.

Speriamo che in comune passi la linea della ricerca di una soluzione (anche perché la legge garantisce gli accessi alle associazioni animaliste), e perché rivedere i carabinieri davanti al canile distolti magari da servizi ben più gravi non depone certo a favore dell’amministrazione comunale che sulle materie canine pare avere idee confuse.

Ancora manca per esempio una chiara interpretazione della famosa ordinanza sui cani e ancora non è stata individuata un’area loro destinata. E i proprietari dei cani si stanno organizzando.

Tornando ai cancelli del canile di Montefiore il problema nasce da un regolamento varato dalla giunta Corvatta che vincola il rilascio di un permesso di ingresso al fatto che “non devono essere presenti controversie o contenziosi scritti o verbali in atto sia con l’Amministrazione comunale che con il gestore della struttura” e su questo aspetto proprio l’attuale amministrazione che oggi vi si appella, all’epoca in minoranza, ebbe da contestare vedendo lesi i diritti di vigilanza delle associazioni animaliste.