Quel tetto non poteva sopportare il peso della struttura dell’impianto fotovoltaico che vi si voleva realizzare ma di fronte al rischio di perdere il finanziamento pubblico il comune ha preferito creare un manufatto esterno alla scuola elementare Le Grazie e salvare la realizzazione.
Certamente quel groviglio di travi e pannelli non è certo un qualcosa che assomigli al “Beaubourg”, di Parigi posizionato sul fronte della scuola, ma il finanziamento regionale di 219.000 euro è stato salvato.
Ora, magari con qualche accorgimento estetico, si cercherà di “alleviare” la pesantezza visiva dell’impianto metallico. Quello che contava era salvare la realizzazione e l’UTC in tempi brevi ha elaborato un nuovo progetto che evitava di usare il tetto (non avrebbe retto quei carichi).
L’originario progetto è stato ereditato dalla vecchia amministrazione Corvatta che evidentemente aveva fatto male i conti sul tipo di pesi che quel tetto avrebbe dovuto reggere. La giunta Fiordomo ha ripreso il mano la pratica e giudicato percorribile la soluzione adottata che impegna soltanto una parte del piazzale d'ingresso.
La scuola elementare Le Grazie è ora fornita di alimentazione solare (con relativi risparmi per le casse comunali) ma l’episodio sia di monito ad una maggiore verifica se tutti gli edifici possano essere in grado di montare sul proprio tetto un impianto fotovoltaico.