Quanti anni fa è scoppiata la guerra del  ’15- ’18? Forse nel 1515, oppure duecento anni fa nel 1815…

Sono queste le risposte dei nostri studenti, che poco o nulla sanno delle  vicende della Grande Guerra, dei morti che essa ha causato, delle ferite che ha lasciato nelle nostre storie familiari. E’ partendo da questa amara considerazione sulle nuove generazioni,  ormai vuote di memoria, che insieme a due classi terze della Scuola Media “M. L.Patrizi” di Recanati, alcuni docenti hanno realizzato un cortometraggio, il cui titolo “Come un singhiozzo in quell’autunno nero”  è stato tratto dalla “Canzone del Piave”. In esso, attraverso un paziente lavoro di montaggio, si alternano canzoni di guerra, testimonianze orali,  luoghi e monumenti della città che ricordano ancora questo avvenimento, a partire dall’edificio scolastico di San Vito, dove una cappella è interamente dedicata ai caduti delle prima guerra mondiale. Accanto agli alunni, compaiono nel filmato anche i loro nonni, quasi a voler sottolineare la necessità di riannodare quel filo tra le generazioni  che la nostra società sembra aver spezzato o dimenticato.

Il video, realizzato nel maggio 2010 dalle classi 3F e 3G, con i docenti Antonella Chiusaroli, Mirco Cingolani, Paolo Coppari e Paola Scorcella,  verrà proiettato sabato 6 novembre alle ore 16,30, presso l’Aula Magna del Comune di Recanati, nell’ambito delle celebrazioni per la Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate e la fine della Prima Guerra Mondiale.

L’iniziativa prevede, oltre al saluto delle autorità, alcune letture di testimonianze e l’intervento della prof.ssa Maila Pentucci (Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea “M.Morbiducci”, Macerata) che - partendo dalle tematiche proposte dal cortometraggio-  proporrà una riflessione sul tema “La guerra, la memoria e la città”.

A conclusione, verranno proiettate le slides-show  “Novecento… Domande di guerra - Risposte di pace”, sempre  realizzate dalle due classi, con materiale storico, artistico e musicale: si tratta di un “viaggio”, con gli occhi dei ragazzi, nel secolo scorso, segnato tragicamente da due guerre mondiali, ma attraversato, nonostante tutto,  da sentieri di pace e messaggi di speranza.