RECANATI – Una suggestiva scenografia quale il cortile rinascimentale di Palazzo Massucci ha ospitato un evento editoriale che si interseca con la pratica agonistica ed il racconto sportivo, ““Correre correre correre”, il nuovo libro di Angela Latini (Giaconi Editore).
Protagonista Caterina, una dodicenne marchigiana che gioca e segue il calcio, passione ereditata da una madre tifosa del Cagliari e innamorata di Gigi Riva, e che scopre quasi casualmente attraverso alcuni servizi televisivi che la squadra sarda, in una domenica di ottobre del 2016 batte l’Inter a Milano con il punteggio di 2 a 1; il protagonista della partita è Federico Melchiorri, calciatore oggi in forza alla Recanatese.
L’attaccante nativo delle Marche risveglia in Caterina il senso di appartenenza e di emulazione.
Se lui ha raggiunto il traguardo della serie A partendo dalla sua stessa regione, anche lei può coronare il sogno di diventare una brava calciatrice. Percorsa da una immediata curiosità va alla ricerca di ogni informazione che riguarda il calciatore.
Non a caso tra il pubblico una nutrita rappresentanza del calcio femminile della Recanatese.
E chiaramente l'attaccante Melchiorri
Caterina si avventura su internet e ripercorre la vita calcistica del giocatore maceratese, dagli esordi fino al suo approdo nella Recanatese: una ricerca che non esclude neppure una fonte come quella degli album di figurine.
Saranno Instagram e le chat con il giocatore a rivelargli molte cose di lui, in una sorta di involontaria intervista.
Fin quando accade che la squadra dove Caterina gioca disputi una partita in trasferta proprio a Recanati con le pari età giallorosse …
Così racconta l’autrice: “Ancora mi stupisco e mi entusiasmo, non per quella bambina che è in me, troppo lontana ormai, ma perché entusiasmo e passione fanno parte di me, sono tra le migliori essenze della mia quotidianità. La notizia di Melchiorri a Recanati dopo averlo seguito con il Cagliari nella splendida corsa alla promozione del 2016, dopo averlo tifato in modo coinvolgente, mi ha fatto toccare il cielo con un dito. Quando ho ricominciato a seguire la Recanatese con una certa continuità, ho avuto conferma delle sue doti balistiche, di come in gergo calcistico si dice di uno “che fa la differenza”. Un piacere vederlo giocare, un piacere aver avuto l’idea di scrivere un racconto su di lui, rivolto ai ragazzi e in cui la coprotagonista è una ragazzina che gioca a calcio. Una storia lieve in cui nonostante la contemporaneità dei social, per un ragazzo o una ragazza poter seguire un idolo, avere un interesse, avvicinarlo resta ancora un qualcosa per cui vale la pena appassionarsi. Ragazzo educato e brillante Federico, umile, con fermi principi, determinato ad affrontare qualsiasi avversità, una storia la sua che deve essere conosciuta perché senza spessore umano il valore del calciatore non conta poi così tanto. Non è il valore di mercato quello che determina e contraddistingue una persona ma la persona. Lui lo è”.