RECANATI - La DIGOS ha stretto il cerchio su un gruppo di ultras della Vis Pesaro per arrivare all'identificazione degli autori dell'agguato in autostrada al convoglio, scortato dalla Polizia di Stato, dei quattro pullman dei tifosi della Recanatese.

Pietre, bengala, fumogenti, petardi ed una bomba carta che ha colpito un vetro frantumandolo. Se solo per pochi centrimenti l'ordigno fosse deflagrato poco prima, avrebbe investito l'autista con le immaginabili conseguenze per la comitiva a bordo formata per lo più da ragazzini del settore giovanile e loro familiari.

L'azione è stata compiuta da una strada laterale che costeggia l'autostrada e dai pullman sono stati visti chiaramente quattro individui incappuciati agire, anche se pe rla DIGOS potrebbero essere stati di più tanto che si stanno analizzando i movimenti di una decina di loro, facenti parte dei diffidati con DASPO e che non si trovavano allo stadio.

Uno di loro sarebbe stato già identificato mentre per gli altri il cerchio si sta stringendo.

La SAP ha presentato una denuncia contro ignoti per l'assalto ai loro mezzi e non si esclude che si aggiungano quelle degli adulti che si trovavano a bordo.

La vicenda dell'assalto ha avuto ampio risalto sulle cronache nazionali e non ha offerto una bella immagine della Vis Pesaro che come società si è limitata ad una laconica espressione di vicinanza per l'accaduto.

Una cosa è certa: qualora si incrociassero nel tempo futuro le due squadre, per quanto avvenuto sarà vietata la trasferta ad ambo le tifoserie.

Un servizio è andato in onda sul TG3 (Clicca sull'immagine al centro).