Di Antonella Mariani, presidente commissione consiliare sanità

Mariani_AntonellaHo letto con molta attenzione l'articolo pubblicato sul Resto del Carlino del dott. Morelli, responsabile della chirurgia dell'ospedale di Recanati, chirurgo che lavora da molti anni con grande professionalità nel nostro ospedale , osservatore attento, persona riservata e moderata, il cui parere e' basato esclusivamente sulla sua esperienza. La chirurgia a ciclo breve rappresenta quindi veramente una importante opportunità per la nostra struttura di essere parte integrante e fondamentale nella tessitura dei servizi sanitari nel territorio. Gli specialisti chirurghi stanno effettuando interventi nella nostra struttura e quel 20 per cento degli interventi di maggior impegno i nostri operatori li effettuano presso l'ospedale di Civitanova dove c'e' l'Utic e la rianimazione "servizi che non abbiamo mai avuti ne' potremmo mai avere". Il problema delle urgenze "tanto cavalcato" non esiste perché viene sempre garantita, esiste invece il problema della nomina del nuovo primario che deve avvenire senza dubbio il prima possibile. Le scelte fatte quindi per la riorganizzazione del nostro ospedale si stanno rivelando giuste e questo rappresenta per noi un ulteriore stimolo a proseguire fortemente nella attuazione del nostro progetto; non dobbiamo accontentarci del buon funzionamento della chirurgia e del punto di primo intervento ma dobbiamo attivare la lungo degenza, riorganizzare il servizio fondamentale della radiologia, portare finalmente il poliambulatorio all'interno della struttura.

Questo il servizio apparso ieri sul Resto del Carlino

Giulio Morelli, responsabile della chirurgia dell’ospedale di Recanati, vorrebbe che gli utenti si  affidassero con maggiore tranquillità alle due strutture di Recanati e Civitanova che stanno lavorando in piena collaborazione ed integrazione. Per questo chiede maggiore collaborazione ai medici di famiglia ,come al tribunale del malato e al comitato di difesa dell’ospedale, perché c’è bisogno di trasmettere agli utenti sicurezza e fiducia nei confronti della nostra sanità.

Tutto parte dall’avvio, un anno fa, del progetto della chirurgia a ciclo breve al Santa Lucia, vissuto da molti cittadini come un declassamento dell’attività chirurgica. Perché?

“Perché c’è stata cattiva informazione. Bisogna sapere che la chirurgia di Recanati, dal lunedì al venerdì, nello’ ambito della attività a ciclo breve ,  esegue l’80%  delle patologie comuni. Il restante 20%, costituito da interventi di maggiore complessità, viene svolto a Civitanova che offre ,a garanzia dei pazienti,l’Utic e la rianimazione che Recanati non ha, né può sognarsi di avere.”

La chirurgia a ciclo breve è partita zoppicando. Come procede adesso?

“Dopo le naturali difficoltà iniziali, l’attività è andata crescendo e a Recanati per la fine dell’ anno preventiviamo di arrivare ad 800 , 1000 interventi , cioè quasi il doppio dell’attività standard degli anni passati.

Era anche previsto che ci fosse un interscambio dei medici chirurghi fra i due ospedali e al S.Lucia venissero ad  essere intensificati gli interventi specialistici

E’ quello che esattamente avviene oggi. La nostra equipe non opera soltanto a Recanti ma garantisce l’attività chirurgica maggiore dei pazienti recanatesi a Civitanova .  Inoltre in questo ospedale svolge turni di guardia e di reperibilità. L’ interscambio funziona anche in senso inverso : i chirurghi di Civitanova vengono regolarmente a Recanati per eseguire le prestazioni specialistiche di urologia, otorino ed ortopedia.. Insomma è in atto un processo di integrazione che potrà solo che essere  migliorato nel tempo.

Allora i pazienti che seguite  a Recanati li ritrovate poi a Civitanova?

I recanatesi devono sapere che i pazienti candidati ad un intervento di chirurgia maggiore , per la loro tranquillità e sicurezza, verranno operati a Civitanova dalla nostra equipe e li seguiti nel decorso post operatorio.

Si dice però che con l’inizio della chirurgia a ciclo breve non sono più garantite le urgenze

Non è esatto. Le urgenze sono garantite dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20 mentre di notte c’è sempre un chirurgo reperibile per le consulenze del  pronto soccorso o interne. Il sabato e domenica c’ è sempre un chirurgo reperibile presso la struttura di Recanati che di volta in volta valuterà se l’ urgenza è differibile o meno. In quest’ ultimo caso il paziente dovrà essere trasferito presso la struttura di riferimento , in caso contrario verrà ricoverato presso l’ ospedale di Recanati..….(da completare grazie).

Si sente la mancanza di un primario chirurgo?

Certo, da sempre , soprattutto  in ambito locale , un reparto chirurgico si identifica sempre con la figura del primario : ecco perché abbiamo bisogno di una figura stimata e capace  in grado di catturare la fiducia degli utenti  richiamando così la mobilità passiva ,cioè tutti quei pazienti che per cattiva informazione preferiscono andare ad operarsi fuori. Speriamo che la nomina arrivi per l’inizio del nuovo anno.