Maurizio Paoletti, ex presidente degli IRCER e oggi consigliere comunale del PdL, non è del tutto convinto delle modalità che hanno portato il comune a prevedere la realizzazione di 60 alloggi a Charino.Paoletti_Maurizio

Un “piano casa” sul quale oggi dalle pagine del Resto del Carlino ha espresso i suoi dubbi, cui subito ha replicato l’assessore all’urbanistica Giacomo Galassi affidandosi a Facebook.

Paoletti rileva subito che “..... il prezzo di vendita merita qualche attenzione in quanto il verde pubblico a Recanati viene pagato 60 euro al metro quadro. Sono sicuro che qualcosa di più si poteva ricavare dalla vendita di quelle aree.”

E si tratta delle stesse aree che a suo tempo gli IRCER dovevano vendere per ristrutturare le ex Clarisse

Ma è il bando a far pensare Paoletti per il fatto che “.....  il bando viene pubblicato il 2 ottobre con scadenza il 13, quindi appena 11 giorni di tempo con due domeniche in mezzo, per manifestare da parte delle ditte il proprio interesse, e dover allegare una serie di documentazione non proprio facile da raccogliere in un arco di tempo così ristretto .....  in undici giorni sono richiesti: il progetto di massima dell’intervento di edilizia sociale che si intende realizzare con il limite massimo di venti mila di cubatura,  presentazione di un piano economico con specificazione dei capitali privati e pubblici, la relazione riferita alla variante urbanistica da realizzarsi con specifica degli  indici e parametri urbanistici necessari e così via ….. ed alla fine ha partecipato una unica ditta”.

Paoletti rigetta anche alcune accuse “...... è stato più volte detto che gli ospiti della casa di riposo devono subire l’aumento delle rette dal primo gennaio prossimo per la sbagliatissima operazione di acquisto delle Ex Clarisse da parte degli Ircer quando ero presidente, poi vengono venduti terreni  a 30 al mq,  quando con tutti le prudenze dovute, il valore tranquillamente poteva essere fissato a 50 euro o al massimo a 40 euro, facendo perdere all’Ente una bella somma di denaro”.

E da Facebook arriva subito la replica di Galassi, assessore all’urbanistica.

Galassi_Giacomo“Le dichiarazioni del consigliere di minoranza Maurizio Paoletti in merito all'operazione di social housing, prevista nella zona di Chiarino, mi colgono davvero di sopresa e ritengo siano inesatte e politicamente stonate. Innanzitutto una precisazione: il terreno degli Ircer è agricolo, nessuna variante lo ha ancora trasformato in edificabile, ad oggi dunque quel terreno non vale più di 5,00 euro al mq. Ma volendo essere corretti e trasparenti sempre, tenuto conto delle nostre intenzioni rispetto a quel terreno, riteniamo sia giusto riconoscere agli Ircer un corrispettivo equo. Sballato è invece il ragionamento di Paoletti. Premesso che il prezzo di vendita del verde pubblico a cui il consigliere fa riferimento oscilla, nelle zone periferiche, tra i 30,00 e i 40,00 euro a seconda se le aree sono urbanizzate o meno, ciò che non condivido è il paragonare questo parametro con il prezzo di vendita dell'area in questione. Precisato che il corrispettivo che intendiamo riconoscere agli Ircer è pressochè lo stesso che viene applicato nelle acquisizioni del verde pubblico in dette zone, come si può mettere sullo stesso piano un verde pubblico che diventa corte esclusiva privata e un'area in cui realizzare un'edilizia sociale abitativa? Si pongono cioè sullo stesso livello il giardino di una villa e una porzione di terreno su cui verranno realizzati alloggi per gli anziani, le giovani coppie, le ragazze madri? Non credo sia giusto. Rispetto ai tempi di pubblicazione del bando, in linea di principio posso anche condividere quanto sostiene Paoletti, undici giorni per presentare tutta la documentazione necessaria non sono molti, ma sufficienti sì e soprattutto c'è un evidente motivo che ha spinto l'amministrazione ad accelerare: la partecipazione ad un bando regionale indirizzato proprio verso il social housing e i cui termini scadevano il 15 ottobre. Noi crediamo che l'area di Chiarino sia ottimale per la realizzazione di un social housing ecosostenibile, ma avremmo potuto guardare anche altrove, avremmo potuto realizzarlo in molte altre zone del nostro vasto territorio e se abbiamo scelto quel terreno è anche per dare una grossa mano agli Ircer che grazie a questo progetto vedrà ripianato il proprio debito, debito generato proprio dall'operazione immobiliare-politico-contabile "ex Clarisse" che Paoletti ricorda e che gli Ircer di certo non dimenticano. Con la massima serenità dico al consigliere Paoletti di stare tranquillo, l'amministrazione comunale nutre un profondo rispetto nei confronti degli Ircer e con essi intende tenere un rapporto di proficua collaborazione nell'interesse di Recanati, siamo tutti sulla stessa barca, ognuno con i suoi debiti e le sue risposte da dare ai cittadini, protagonisti entrambi di una nuova fase che mette al centro dell'attività amministrativa i problemi dei più deboli. “