Parola d’ordine: limitare le emissioni di polveri sottili PM10 e PM 2.5. E la Regione Marche individua una serie di “ecozone” tra le quali figura anche la città di Recanati che, al momento dell’emissione, vedrebbe “appiedare” quasi il 50% del parco veicoli circolante iscritto sul suo territorio.smog-pm10-200

Sono 10 i comuni della provincia che rientrano negli effetti del provvedimento che sarà sottoposto all’esame dei comuni lunedì prossimo per essere emanato entro novembre e valido per almeno 5/6 mesi con effetto su tutte le auto a benzina o diesel Euro 0 e i veicoli diesel  Euro 1, 2, 3 e 4 senza filtro antiparticolato.

Già questo elenco può far capire gli effetti della portata del provvedimento.

Non tutti i sindaci interessati però sembrano aver gradito il provvedimento che rischia di mettere a piedi migliaia di persone visto che l’ordinanza regionale prevede il fermo 24 ore su 24 e per sette giorni alla settimana con un parco di mezzi pubblici non in grado di sopperire e con tutte le persone che per lavorare devono necessariamente utilizzare l’auto. Con gravi danni per l’economia

Alcuni sindaci che hanno già partecipato al primo incontro hanno chiesto che si proceda a targhe alterne e che il provvedimento interessi solo particolari tratti e non l’intera rete comunale di competenza.

Sarebbe interessante sapere se il comune di Recanati era presente alla prima riunione e quale posizione ha assunto. E quali sarebbero i dati di inquinamento del territorio recanatese tali da indurre a far adottare un provvedimento di siffatta portata?

I comuni convocati dalla Regione sono Civitanova, Macerata, Porto Recanati, Potenza Picena, Montecosaro, Matelica, Pollenza, Tolentino, Monte San Giusto, Corridonia, Morrovalle.