La Gigli aveva espresso di essere cremata e le sue ceneri sparse nel “Giardino delle Parole Interrotte”, dedicato ai suoi due figli desaparecidos durante il periodo della dittatura militare argentina, una dramma che Adelaide visse sulla propria pelle fino all’esilio volontario.
Non sarà possibile cospargere le ceneri nel giardino ma almeno l’amministrazione comunale prenda la decisione di sistemare il parco per onorarne la memoria degnamente e non solo a parole. Il monumento è infatti stato imbrattato, la maschera in bronzo appositamente realizzata da Adelaide Gigli, danneggiata. Durante il giorno i giardini sono bivacco di giovani studenti e altrettanto sfaccendati che di meglio non trovano che fare danni. Da ultimo le sue stradine trasformate in pista per moto … Alla faccia della memoria di chi è morto proprio per dare un futuro ai giovani.
Le foto che seguono si riferiscono alla commemorazione che venne promossa da ANPI, Centro Culturale Fonti San Lorenzo e comunità latino americane delle Marche. Proponiamo anche un articolo sul dramma personale di Adelaide Gigli durante la dittatura.