Commissariamento della BCC di Recanati e Colmurano? Un Buco di 30 milioni di euro?
“Nulla di più falso”, afferma Giacomo Regnicolo in una conferenza stampa convocata urgentemente, alla presenza dei legali dell’istituto di credito (avv. Pizzorusso e Padovano, nella foto insieme al Presidente), per smentire una ridda di voci (quelle citate sono solo “alcune” di quelle ne girano in città) che ha creato non tanto ancora panico tra i clienti della banca ma sta mettendo in cattiva luce l’immagine dell’istituto.
“In queste ore –esordisce Regnicolo- sono apparse notizie false o temporalmente non associabili al grande processo che la banca ha avviato in materia di revisione del credito e riorganizzazione interna che ci permetterà di affrontare in anticipo i dettami di Basilea 3 cui tutti dovranno uniformarsi . Informazioni a volte nebulose e strumentali ma tali da arrecare danno reputazionale alla BCC. Innanzi tutto la multa comminatici dalla Banca d’Italia non è legata alla situazione attuale ma si riferisce all’ispezione sul triennio che termina nel 2008. I tempi di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale hanno portato a riferire la cosa a questo periodo. Comunque nulla di straordinario in quanto nella nostra stessa situazione si trovano spesso un po’ tutte le banche.”
“C’è però un gran chiacchiericcio, da parte di soggetti isolati che danneggiano la banca –prosegue Regnicolo- e creano incertezza tra la nostra clientela sul cui rapporto di fiducia vive. Presto questo processo di revisione del credito e di riorganizzazione della banca entrerà nel vivo con la nomina del direttore generale. La rosa si è ristretta, stiamo ulteriormente valutando quale sia il soggetto migliore che risponda alle caratteristiche che abbiamo chiesto”.
“Alla clientela dico –prosegue Regnicolo, rispondendo più che agli articoli di stampa ad affermazioni di soci durante un’assembela di territorio - che la BCC non ha buchi, anzi vanta una solidità che di questi tempi è garanzia. Registriamo addirittura un surplus di cassa. Ai depositanti, che sono quelli più allarmati dalle voci incontrollate, dico che sono ampiamente garantiti dal Fondo di Garanzia BCC. Ma questa sarebbe solo un’ipotesi completamente inverosimile a crearsi perché la banca è pienamente attiva. Quando poi si parla di un fondo di accantonamento di 14 milioni di euro da parte della BCC, come dice la stessa parola, questo è un deposito ben saldo, non una perdita o un buco. Inoltre il dott. Caringi è un nostro consulente e non è stato mandato dalla Banca d’Italia”.
L’impressione è che in vista del rinnovo della cariche a primavera del 2011, siano iniziate le grandi manovre “elettorali” e ci sia qualche soggetto interessato ad intorbidire le acque. Da qui la necessità anche di tutelare l’immagine della banca.
“E il 2001 sarà l’anno di chiusura del periodo triennale che Banca d’Italia prenderà in esame nella sua ispezione di routine, e non perché mandata da qualcuno. Siamo sereni e il tempo sarà galantuomo nel dimostrare la linearità del nostro operato per presentare dal 2011 una banca ancor più competitiva e tale da mantenere la leadership nel territorio”.
Questa la nota ufficiale della BCC.
“Visti i recenti articoli apparsi sulla stampa e sulla rete internet che si riferiscono alla situazione patrimoniale della BCC, oltre al processo di riorganizzazione aziendale intrapreso dalla banca, il CdA ritiene che le notizie riportate forniscano un quadro del tutto fuorviante e distorto rispetto a quello che l’organo amministrativo ha sempre affermato. Simili notizie, non si sa da chi messe in circolazione e con quali obiettivi, rischiano di creare un ingiustificato allarmismo nei confronti dei clienti e dei soci della banca che non ha problemi di stabilità o crisi di liquidità come qualcuno si permette infondatamente di dire, ma è solamente interessata da un revisione organizzativa tesa unicamente a perseguire obiettivi di maggiore efficienza e solidità. Allo scopo quindi di tutelare l’immagine della banca e di quanti con essa operano al servizio del territorio, la banca ha dato mandato ai propri legali di valutare la rilevanza penale di quanto riportato sulla stampa e sulla rete internet, con l’obiettivo anche di depositare un esposto che affidi alla magistratura il compito di accertare l’immagine dell’istituto bancario e/o diffamare l’operato di quanti hanno sempre operato con passione e dedizione al servizio esclusivo della banca”.
Questa la nota della Federazione Marchigiana delle BCC.
“In relazione agli sviluppi che si stanno determinando nell’ambito della BCC, questa federazione, per opportuna trasparenza e per completezza di informazione intende precisare quanto segue:
-la revisione della BCC di Recanati e Colmurano si è svolta nel periodo 19 aprile 2010-2 lulgio 2010, su espressa richiesta del presidente della stessa, con particolare riguardoa al comprato creditizio;
- le valutazioni sulla qualità del credito, pur incidendo sui risultati economici del 2010, lasciano margini di integralità al patrimonio aziendale;
-le sanzioni pubblicate sul Bollettino di banca Italia n. 12/2009 si riferiscono ad accertamenti ispettivi svolti da quest’ultima a fine 2008."