di Clara Maccari, assessore provinciale edilizia scolastica

Non può che destare sorpresa quanto dichiarato attraverso la stampa dagli amministratori del Comune di Recanati circa la localizzazione del Campus scolastico. E’ un metodo a dir poco inconsueto quello adottato per far conoscere la loro contrarietà alla modifica della localizzazione, dopo che in varie  riunioni, sia tecniche, sia  tecnico-aministrative (le ultime il 31 gennaio e il 15 febbraio), era stata mostrata da parte del Comune di Recanati una convergenza sulle proposte della Provincia. Proposte dettate esclusivamente da ragioni di funzionalità.

Se il Comune non vuole modificare l’accordo, la Provincia non frappone difficoltà, ma è sicuramente necessario affrontare i nodi che pure ci sono in ordine ai gravi ritardi e alla realtà dell’area in cui è prevista la realizzazione del campus. L’area infatti è sottodimensionata per una  struttura scolastica che deve prevedere almeno uno sviluppo per 50 classi; inoltre  ha una accessibilità molto ridotta considerando che nella zona affluiranno giornalmente dalle 1.200 alle 1.300 persone tra studenti, famiglie, docenti, personale; il parcheggio a servizio della scuola inoltre non sarebbe contiguo all’area scolastica bensì diviso da una strada.

Il Comune di Recanati dal 2004 ad oggi avrebbe dovuto reperire l’area, fare il progetto, la gara e la realizzazione dell’opera;  invece sta ancora alla prima fase, il progetto redatto è solo un preliminare, le aree non sono state acquisite e la realizzazione è ben lontana. Con la soluzione che la Provincia ha proposto pensavamo almeno di eliminare le problematiche connesse all’area troppo piccola, data la popolazione scolastica che insiste nella città.

C’è la sensazione che, spostando tutto sulla polemica, da parete del Comune ci sia l’obiettivo di coprire i ritardi, la mancanza di  risorse finanziarie  e il disaccordo tra diverse anime dell’amministrazione comunale. Sta di fatto che nel 2004, nel corso di una mia visita al Comune e agli istituti della città, il Sindaco con l’assessore Severini chiesero una modifica dell’accordo per far rimanere il Liceo Classico presso Palazzo Venieri. Ora, a distanza di quasi quattro anni, si chiede di soprassedere alla modifica.

La Provincia, da parte sua, sta onorando tutti gli impegni, sia per il Campus (impegno complessivo di 5 milioni e 200 mila euro, di cui due milioni e mezzo nel bilancio 2007, il resto in beni immobili), sia per rispondere alle esigenze delle scuole, ampliando gli spazi a disposizione sia per il Liceo che per l’Itis. Ultimo intervento in ordine di tempo è stato l’ampliamento del Liceo per altre aule e poi per laboratori e altri spazi. Complessivamente negli ultimi quattro anni sono stati spesi della Provincia circa 370 mila euro.

La Provincia si sta attrezzando per affrontare l’aumento di iscritti per il prossimo anno, ma i ritardi del Comune stanno mettendo a dura prova sia le finanze dell’ente che la sistemazione idonea degli istituti.