Anna Brandoni ha iniziato il suo periodo di libertà vigilata presso il reparto di psichiatria di Civitanova. La misura di sicurezza è stata stabilita dal Tribunale di Macerata in due anni , ma deve intendersi indicativo.

Infatti se in futuro dovesse essere considerata non più socialmente pericolosa, il giudice potrebbe revocare la misura restrittiva. Ricordoamo che in sede di giudizio la Brandoni è stata considerata non punibile del tentato omicidio del suo vicino di casa, Vitangelo Lisei, in quanto, come ha stabilito il prof. Mario Pannain, psichiatra, al momento di esplodere i due colpi dalla sua pistola d'ordinanza, la donna era incapace di intendere e volere.

Intanto la difesa della vigilessa, avv. Paolo Tartuferi, profila un’azione contro il comune di Recanati che ha emesso un provvedimento disciplinare che ha comportato un licenziamento provvisorio, sospeso in attesa della definizione del processo penale che si è concluso con la non procedibilità nei confronti della Brandoni.

Secondo il legale, che ricorda come da tempo la Brandoni, motivando con cause di salute, aveva chiesto il trasferimento ad altro settore della pubblica amministrazione, senza ottenere risultato, l’ente oltre che non avere soddisfatto a suo tempo la richiesta, il comune non poteva comunque licenziare un dipendente malato. L’ipotesi potrebbe ora essere di un reintegro della Brandoni, terminato il periodo di osservazione,  nella pianta organica comunale, in mansioni diverse da quelle di vigile urbano.

Invece per conoscere le motivazioni della sentenza di non procedibilità, occorrerà attendere almeno 45 giorni.