E’ durata quasi due ore la conferenza stampa dell’ex sindaco Fabio Corvatta, e dei rappresentanti del PdL, Roberto Bartomeoli e Sabrina Bertini, e di Simone Giaconi, Lista per Recanati. Tutti amministratori nella passata legislatura chiamati in causa dalla nuova giunta Fiordomo a più riprese per avere causato uno stato di dissesto alle finanze comunali.
Una polemica che si trascina da tempo e che vede contrapposti da una parte la giunta Fiordomo, dall’altra i precedenti amministratori. Un rimpallo di reciproche responsabilità che avrà come epilogo le aule giudiziarie e l’interessamento della Prefettura.
Corvatta nella sua esposizione dei fatti non ha esitato a definire, quella che si sta delineando, una sorta di “parentopoli recanatese” condita di diffamazioni e falsità politiche che hanno indotto le forze un tempo di maggioranza a chiedere il ripristino della verità all’autorità giudiziaria (querela contro il PD e i suoi dirigenti per il manifesto che accusa la giunta Corvatta di avere provocato la bancarotta), contro il Washington Post per avere dato credito ad affermazioni false rese dagli attuali amministratori, contro il sindaco Fiordomo per le recenti dichiarazioni al TG3 delle Marche.
E visto che si parla si denaro pubblico, Corvatta ha spiegato che è partita una richiesta di indagine alla Corte dei Conti per stabilire una volta per tutte se esista o meno questo dissesto finanziario che stando ad atti anche di recenti assunti dal comune non sussiste. Ma anche dire una parola di chiarezza sulla regolarità dei bilanci licenziati dalla giunta Corvatta.
Per Corvatta “o noi abbiamo fatto bilanci falsi, oppure questi sono regolari e allora sono gli attuali amministratori, in un gioco di cannibalismo politico che non fa il bene della città, a dire le bugie, diffamando chi li ha preceduti, per un disegno oscuro teso a nascondere qualche loro magagna”.
Alla Corte dei Conti saranno poi segnalati “fatti strani”, tipo la ditta che due giorni prima di essere invitata ad una gara protocolla già il preventivo, oppure sulla pletora di parenti di esponenti della maggioranza che beneficiano di tale rapporto. Ma sono anche altri gli episodi che saranno sottoposti all’esame della Corte dei Conti e della Guardia di Finanza.
“Recanati sta rasentando una parentopoli”, ha detto l’ex sindaco Corvatta indicando in ben quattro esponenti della maggioranza i protagonisti di una serie di fatti che coinvolgono loro congiunti come beneficiari di atti dell’amministrazione: il sindaco, gli assessori Taddei e Marinelli, il presidente del Consiglio, Grufi. Mostrando atti di giunta e visure alla Camera di Commercio, Corvatta indica in una convenzione con un asilo privato, in una fornitura di materiale edilizio, in un contributo ad un’associazione, gli elementi che sottoporrà al vaglio della Procura della Repubblica presso la Corte dei Conti.
Anche il Prefetto nei prossimi giorni riceverà un dossier con lo scopo di sollecitare un suo intervento che faccia chiarezza una volta per tutte, in primis sulla correttezza di tutti i bilanci. Corvatta è stato molto determinato quando ha affermato che non si può diffamare la precedente amministrazione quando poi si licenziano da parte dell’attuale atti che certificano gli equilibri di bilancio e addirittura un consuntivo 2009 che si chiude con 91.587 euro di attivo.
La conferenza stampa ha anche interessato i debiti fuori bilancio (“ci imputano pure un debito della vecchia giunta Ottaviani ….”), il trasferimento di una quota di un fondo per le situazioni di disagio ad un’associazione che non rientra in quella categoria ( “ con un parente di un dirigente in giunta ..”, i derivati (“che per due casi sono stati estinti dalla giunta Corvatta ma che la nuova amministrazione non fa sapere”), soggetti liquidati subito (“ … quando c’è chi aspetta da mesi … “), patrocini a manifestazioni di privati (“ … con parenti in maggioranza …”), e l’elenco esposto sarebbe lunghissimo e finisce con la querela anche al Washington Post ( .. che ha fornito elementi falsi e ospitato altrettanto false dichiarazioni").
“Non ci vergogniamo di essere stati precedenti amministratori – ha detto Corvatta-, non abbiamo portato il comune al dissesto finanziario. Chi ci diffama ora ne risponderà in sede penale, ma sarà anche chiamato a rispondere delle situazioni che riteniamo sospette”, riferendosi a quanto sopra riferito.
Roberto Bartomeoli ha rivelato che mentre nel Bilancio di Previsione 2009 la vecchia maggioranza aveva previsto 115.000 euro per le indennità degli amministratori, l’attuale ha ritoccato la cifra a 190.000 e che la figura di direttore generale per il comune di Recanati non è prevista ma è stata ugualmente assegnata al segretario generale con una spesa di ulteriori 15.000 euro. Bartomeoli si è anche soffermato sul fatto che tutti gli interventi sugli edifici in corso hanno origine con la loro amministrazione che ne ha previsto il finanziamento, cosa che non sarebbe stato possibile se ci fossero stati questi buchi di bilancio che oggi la giunta Fiordomo imputa loro.
Una conferenza stampa a volte entrata in meccanismi che poco appassionano il lettore che però ha diritto di sapere se i suoi denari sono stati amministrati bene prima, e se vengono amministrati altrettanto bene adesso.
L’ex sindaco Corvatta non ha dubbi sul fatto che "la giustizia ordinaria e quella contabile ristabiliranno la verità ed allora tireremo le somme e i conti”.
Sabrina Bertini, che per conto del PdL ha ricevuto mandato di tutelare il nome del partito e dei suoi amministratori chiamati in causa, si è soffermata su alcuni passaggi amministrativi elusi o mancati e che hanno rafforzato il convincimento di un'operazione tesa a screditare l'immagine dei precedenti assessori per nascondere qualcos'altro.
Per la cronaca ricordiamo che qualche settimana fa a rivolgersi anch’egli alla magistratura, ma quella penale, era stato il sindaco, trasmettendo alla Procura della Repubblica gli atti relativi ad una serie di fatture giunte in comune, prive di atti della pubblica amministrazione a sostegno di quei lavori o forniture.
L’impressione è che queste vicende di gestione del bilancio comunale portino per l’immediato ad uno scontro ancor più cannibalesco di come è stato descritto lo stato attuale dei rapporti da parte dell’ex sindaco Corvatta.
Di per se il solo fatto che in sede di conferenza stampa siano stati chiamati in causa per una sorta di "parentopoli cittadina" ben cinque amministratori, se non è stato far scoppiare una bomba ad alto potenziale .....
Vedremo nelle prossime ore le reazioni.