“La BCC è una solida realtà della comunità recanatese e tale vuole restare”. Così il suo presidente, Giacomo Regnicolo (nella foto a  dx), colpito per le Regnicolo_Giacomotante le voci rincorsesi in questi giorni circa la situazione dell’istituto di credito e che hanno creato non poca apprensione tra risparmiatori e clientela.

I vertici della BCC convocano la stampa per una sorta di offensiva dell’ottimismo per arginare indiscrezioni (tante) che stavano creando qualche preoccupazione anche tra i quasi 3000 soci per voci di criticità.

“Negli ultimi 7/8 mesi –ha detto Regnicolo- abbiamo verificato che la crisi economica, che non ha rispariamiato anche questa zona, si è acuita, ne abbiamo avuto ora una percezione più diretta rispetto ai tempi dell’economia reale. Abbiamo quindi deciso di avviare una verifica interna aziendale, una presa di coscienza serena della situazione per affrontare serenamente un futuro incerto e  intanto porci in linea con degli standard europei, quelli di Basilea 3. Noi abbiamo deciso di farlo ora, altri, vedrete, presto ci seguiranno.”

“Una prima cosa che attueremo sarà una pulizia del credito –ha aggiunto il presidente della BCC-, operazione che potrebbe anche comportare la chiusura di un bilancio con il segno meno davanti in termini di utili. Sarebbe la prima volta dopo i dati positivi del 2005 con 2.7 milioni di utile e, a seguire, 5.1 (2006), 5.2 (2007), 3.5 (2008), 2.2 (2009). In pratica continueremo ad essere vicini al territorio come vuole la nostra filosofia ma terremo un atteggiamento molto più prudenziale verso alcuni. C’è un monitoraggio costante in questa direzione. In taluni casi saremo costretti però a drastiche decisioni, laddove le situazioni sono diventate  insostenibili”.

Stefano-Caringi“Smentisco ci sia stata un’ispezione della Banca d’Italia, invece ci sarà  – ha proseguito Regnicolo- l’attuazione di un piano di riassetto aziendale. No a licenziamenti per i 125 dipendenti ma una nuova divisione delle aree, nuove figure responsabili, tutto però gestito dall’interno e utilizzando le risorse esistenti. Il piano è stato già sottoposto al controllo dell’organo di vigilanza e lo presenteremo fra poco al personale. Per la sua attuazione abbiamo scelto un consulente esterno, con noi per sei mesi, il dott. Stefano Caringi (nella foto a sx), alto funzionario in pensione della Banca d’Italia, molto noto per essere stato a capo della Vigilanza della Banca della Repubblica di San Marino dove ha fatto esplodere lo scandalo delle Marconi_Simoneoperazioni della locale cassa di Risparmio. E' già al lavoro da oggi. In capo ad una settimana il CdA nominerà il nuovo direttore generale al posto di Simone Marconi (foto a lato) che lascia esclusivamente per seri motivi di salute ma rimane nostro dipendente. Ci sono tre curricula che esamineremo subito per non lasciare vacante questa figura dirigenziale in un momento così importante per il riassetto”.

“In questi giorni –ha commentato Regnicolo- ne ho sentite di cotte e crude, anche in termini che hanno danneggiato l’immagine della banca. Non so se ci sia un qualche disegno dietro ma ho l’obbligo di tutelare l’istituto se ciò proseguisse. Ripeto: da mesi stiamo lavorando per rendere ancora più competitiva la BCC, a tentativi di inquinare il rapporto di fiducia reagiremo. Continueremo ad essere vicini al territorio con tutte le nostre forme di sostegno, ma con maggiore prudenza. Questo non significa che strangoleremo chicchessia, ma per talune situazioni ci dovremo cautelare”.

“In un momento in cui il credito è quanto mai più necessario –ha concluso Regnicolo- non mancheremo di essere vicino a chi merita, ma non potremo disperdere energie verso situazioni insostenibili”.

Una battuta Regnicolo la riserva alla politica. “Siamo contenti che la politica si interessi a noi, abbia a cuore le nostre sorti, ma resti fuori dalle dinamiche bancarie”.

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