Di Mirko Scorcelli, capo gruppo PD

Ritengo fondamentale il diritto di ogni cittadino di poter fare liberamente le proprie scelte, e pertanto rispetto chi, ricoprendo una carica politica, decide di attuare come forma di  protesta, di non partecipare alle conferenze dei capigruppo.

recanati3Il motivo della protesta nasce dalla richiesta presentata dal gruppo del PD che rappresento, di anticipare un punto all’ordine del giorno nel Consiglio Comunale del giugno scorso. Tale Consiglio, previsto in due serate, aveva visto inserito all’ultimo momento, per motivi di urgenza, il punto relativo all’impianto fotovoltaico da realizzare sui terreni degli IRCER di Santa Croce e nella prima serata ne era stata richiesta l’anticipazione della discussione in quanto, il giorno dopo, per assenze di alcuni consiglieri di maggioranza, non avremmo potuto garantire le presenze necessarie per avere il numero legale e quindi lo svolgimento dello stesso Consiglio. Una pratica, sia ben chiaro, a beneficio degli IRCER e del Comune, che permetterà agli Enti di incassare delle somme, quindi a favore dell’intera collettività recanatese e non di un privato cittadino.

Il Presidente del Consiglio nulla avrebbe potuto fare per impedire tale richiesta messa regolarmente a votazione. Va detto invece, per quanto riguarda le critiche rivolte nei sui confronti che, pur facendo parte della maggioranza, ha dimostrato più volte la sua imparzialità, interpretando il regolamento in modo tale da favorire le minoranze, come nel concedere un’ora per mozioni ed una per le interrogazioni o dedicandogli perfino un intero Consiglio; nel far presentare un punto all’ordine del giorno anche con la firma di un solo consigliere e non di cinque; ha inserito nei Consigli di giugno e luglio le mozioni ed interrogazioni presentate della minoranza; si sta adoperando per apportare al regolamento, quelle modifiche necessarie per renderlo più chiaro ed attuale. Ha dimostrato inoltre di essere fin troppo tollerante con chi, in più occasioni, ha dato prova di non aver nessun rispetto né dell’Aula Consiliare, né delle cariche istituzionali quali il Sindaco e lo stesso Presidente, sia nelle parole proclamate che nei comportamenti, farseschi e alcuni volgari, tenuti in tali luoghi, utilizzati al solo scopo di attirare l’attenzione e farsi propaganda, dei quali poi, una volta chiuso il sipario, ci si scusa in privato.