RECANATI - Reduce dai successi di Roma, dove ha esposto alla mostra personale di pittura “Armonia delle Sfere”, lo scultore-pittore Javier è tornato nelle Marche per riprendere il suo lavoro di muratore.
Caposquadra in un’impresa edile recanatese, è molto apprezzato per competenze, precisione, capacità nel coordinare: qualità ormai rare nell’edilizia di oggi.
Naturalmente, lavora nell’edilizia per vivere e lo fa con passione e dedizione, ma le sue vere passioni sono la scultura e la pittura, due forme d’arte tra loro spesso inscindibili, come dimostrato, senza voler eccedere in confronti impropri, addirittura in Michelangelo e in vari altri nel succedersi di artisti grandi, o meno eccelsi alla gloria.
Javier, nato a Buenos Aires, è da decenni marchigiano d’elezione e, stranamente, forse perché non si dedica alle pubbliche relazioni, non ha mai esposto nelle Marche, comprese Macerata e provincia.
L’artista, nella sua voglia di sperimentare, ha trovato una propria dimensione, studiando anni fa nell’esclusiva e unica Scuola del Graffito di Montemurro (Basilicata), la tecnica del “Graffito a colori multistrato”.
Le sculture di Javier, a tutto tondo, sono schegge della realtà interiore coagulata dalla materia del mondo”. E, allo stesso modo, le sue opere pittoriche derivano da stratificazioni multiple, che danno profondità visiva. Le tavole dell’ “Armonia delle Sfere”, titolo della recente esposizione a Roma, presentano la materia pittorica sovrapposta, che è metafora del cosmo interiore dell’artista.
Scultura e pittura in osmosi, tant’è che Javier si presenta con un indirizzo rivelatore, quale “Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.”.
Infatti, per gli artisti autentici, “la pittura si espande nella scultura e, a sua volta, la scultura si espande nella pittura”, un’interazione dei propri vissuti nell’Anima.