La città darà addio nel pomeriggio alla contessa Anna Leopardi,  custode delle memorie di Giacomo Leopardi, erede e conservatrice della biblioteca del poeta, instancabile divulgatrice della sua figura alle giovani generazioni e all'estero.  Anna Leopardì è morta all'età di 92 anni a Palazzo Leopardi.

Nella giornata di ieri tutto il sistema museale di Casa Leopardi è rimasto chiuso al pubblico. La salma della contessa è stata composta nella cappellina interna il palazzo dove in tanti, conoscenti della famiglia e semplici cittadini recanatesi, si sono recati per un omaggio. Anna Leopardi era adagiata su un tappeto, coperta da un lenzuolo bianco e la testa adagiata su un cuscino.

Verso le 14.30 la salma sarà trasferita dal palazzo alla prospicente chiesa.  Verso le 16 il rito funebre officiato dal vescovo, mons. Giuliodori.

Nata a Bologna il 18 luglio 1918 come Anna Maria Dal Pero Bertini, la contessa era discendente acquisita dell'autore di ''Il sabato del villaggio'' e ''L'infinito'', moglie di Pierfrancesco, il conte membro della famiglia Leopardi.

Insieme ai figli Giacomo e Vanni, la contessa Anna aveva gelosamente custodito il patrimonio di memorie di Casa Leopardi, che comprende tra l'altro una ricca biblioteca con oltre ventimila volumi, contribuendo negli ultimi trent'anni a valorizzarlo grandemente, realizzando numerose iniziative rivolte ai giovani e all'estero.

I funerali si terranno nel pomeriggio, alle ore 16, a Recanati, nella chiesa di Santa Maria di Montemorello, di fronte al palazzo dove nacque nel 1798 Giacomo Leopardi e dove da allora hanno sempre abitato i suoi discendenti, fino ad oggi.

Dopo il rito funebre, un corte attraverserà tutto il centro storico da Casa Leopardi sino alla Cattedrale per un percorso che permetterà alla città di salutare per l’ultima volta “la contessa”. Personaggio molto amato dai recanatesi , sin dal suo arrivo a Recanati Anna Leopardi aveva allacciato un feeling notevole con la città. Tutt’altro che schiva era facile incontrarla a fare la spesa come in manifestazioni ufficiali senza che facesse mancare un contatto diretto con chi la avvicinava. Molto impegnata anche nel sociale era anche diventata Presidente delle Dame di San Vincenzo e spesso si recava in ospedale ad assistere nei pasti i malati non autosufficienti.

Ma è stata anche una donna forte all’interno di Casa Leopardi, lei che non era una Leopardi prendendone ben presto le redini alla scomparsa prematura del conte Pierfrancesco. E se oggi il palazzo è aperto al pubblico con tutta una serie di itinerari culturali al suo interno lo si deve anche alla sua passione, alternata agli obblighi di madre e “capofamiglia”.

Da Porta Romana poi con le auto si raggiungerà la tenuta di San Leopardo dove Anna Leopardi verrà tumulata nella tomba di famiglia.