I debiti fuori bilancio emersi, per ora perché pare vi siano anche altre richieste, ammontano, secondo quanto riferito dall’assessore al bilancio Bravi (nella foto), a poco meno di 1 milione di euro e riguardano fatture per interventi, precedenti l'insediamento della nuova amministrazione Fiordomo, su impianti sportivi, verde pubblico, cimiteri, scuole. Di questi però non esisterebbe alcuna deternina dirigenziale o atto deliberativo di giunta che ne attestasse l’autorizzazione, tantomeno giustificasse la copertura finanziaria.
Da qui la decisione della giunta di trasmettere quanto arrivato in suo possesso alla Procura della Repubblica affinchè svolga indagini e rilevi eventuali responsabili.
Qui si apre comunque un delicato aspetto. Qualora i lavori venissero ritenuti regolarmente eseguiti, il comune sarebbe obbligato a pagare. Su chi farà però rivalsa? La trasmissione alla Procura della Repubblica degli atti indica la via di una ricerca di fatti penali, che se riconosciuti permettono all’amministrazione comunale la costituzione di parte civile il cui procedimento implica tempi lunghissimi. Rimane l’interrogativo del perché non sia stata invece interessata la Procura della Repubblica presso la Corte dei Conti.
Vediamo in dettaglio quali sono le ditte, i lavori e gli importi sotto l’esame della Procura della Repubblica:
333.485 euro reclamati dalla ditta Palmieri per lavori sul verde pubblico;
92.863 euro per realizzazione impianti richiesti dalla GT Recanati;
192.514 euro per servizi cimiteriali da parte delle ditte GAM Macerata e GAM Cingoli;
282.599 euro richiesti da Eden Costruzioni Recanati e Conero Frantumazioni Camerano per i lavori della tribuna dello stadio;
41.691 euro per servizi realizzati dalla Ambiente 3000 di Recanati;
37.287 euro richiesti dalla Tarducci Impianti per ristrutturazione termica spogliatoi stadio;
9.116 euro per impianti alle elementari B. Gigli, san Vito, Pintura del Braccio eseguiti dalla ditta Perna di Recanati.
Come riferivamo in apertura, questo non sarebbe che solo un primo elenco, maturato sulla presentazione di altrettante fatture a circo dell’ente.
Da indiscrezioni sembra che, per ora solo a voce, ci siano state ditte che per lavori, forniture e servizi, vantino un altro milioncino di crediti. Tra queste una impresa edile di Recanati che lavoretto dopo lavoretto ha accumulato quasi 500.000 euro di crediti lei da sola.