Di Simone Giaconi, capo gruppo Lista Per Recanati
L’attuale amministrazione comunale, invece di ammettere che i 43.800 euro spesi per l’acquisto del secondo autovelox ed i 30.000 per gli speed check siano stati una spesa di cui nessun cittadino sentiva il bisogno, si ostina a diffondere informazioni non vere, grazie ad una propaganda senza precedenti nella storia della nostra città.
Ma siccome le bugie hanno le gambe corte, invitiamo tutti a leggere la delibera di giunta 219 dell’anno di grazia 2010.
In tale delibera, naturalmente passata sotto silenzio, senza nessuna promozione a mezzo stampa, gli attuali amministratori approvano un progetto che trova la copertura finanziaria per la cifra di 250.000 euro con l’avanzo di amministrazione del 2008, in piena era Corvatta, e con l’assestamento del bilancio di previsione del 2009.
Insomma non solo non vi era “un bilancio in rosso”, come scritto nel comunicato di risposta alla lista “Per Recanati”, ma vi era un avanzo utilizzato dall’attuale amministrazione per un progetto, attraverso la dichiarazione di somma urgenza, procedura che permette di chiamare ditte “per le vie brevi”, senza nessuna gara, come già successo per gli archi del Chiostro di Sant’Agostino...
Gli attuali amministratori non possono affermare neanche che il semaforo era piazzato in modo tale da multare “chi vedeva il giallo e dopo tre secondi il rosso”, perchè se ciò fosse stato vero vi era l’obbligo di denunciare fin dal momento dell’ insediamento chi si era reso colpevole di tale installazione contro il codice della strada, tutelando l’ente: ma nulla di tutto questo è accaduto, anzi l’attuale amministrazione ha promosso diverse opposizioni contro le sentenze del giudice di pace, mantenendo in piedi la convenzione così stipulata dalla passata amministrazione.
Insomma nel chiuso del palazzo si prendono decisioni in piena continuità con il passato, ma ai cittadini si raccontano altre storie....