Scrive Pessoa,  “Io non sono pessimista, io sono triste. Questa frase stende tutta la filosofia di Giacomo Leopardi in un colpo solo. Questa frase chiude il caso. Questa frase mi manda talmente a tappeto che non voglio dire più niente”.

E al poeta portoghese Pessoa, ed alla sua profonda malinconia, serata di intense emozioni  grazie alla teatralizzazione di uno spettacolo da parte del regista Moreno Strappato, che ha visto nel cantautore Mariano Deidda, e nell’attore Carlo Simoni, due interpreti di grande suggestione.

“Il canto delle parole“, su testi di Fernando Pessoa è stato il secondo appuntamento di “Infinito Festival”  nella location del piazzale esterno al complesso di Villa Colloredo, sul fronte che da verso il parco.

‎Grande appassionato dello scrittore portoghese, Mariano Deidda musica alcuni dei suoi versi più significativi. Determinante, per la carriera del cantante sardo, il rapporto che lega Deidda alla cultura portoghese. Un'atmosfera raffinata ed emotivamente coinvolgente caratterizza da sempre i suoi concerti rendendoli spettacoli culturali una condivisione di arte e di riflessione. Per la sua intelligenza e lo humour aggraziato che passa attraverso i suoi gesti e il tono della sua voce, la stampa portoghese lo ha definito il Benigni della musica.

Deidda e Simoni hanno dato vita anche a dei “siparietti” che hanno fatto la delizia del colto pubblico presente (non esclusa una “colonia marchigiana" sardista che spesso ha interloquito con Deidda).

Momenti forti di interpretazione accompagnati dalle melodie dei maestri Nino La Piana (pianoforte),  Diego Maschera (clarinetto e sax), Luca Zanetti (fisarmonicista).

La lettura di un inedito di Pessoa dedicato a Leopardi, e di una poesia di Cesare Pavese auspicante la caduta del fascismo (e neanche tanto velati riferimenti alla situazione attuale ...) “chicche” di una serata che avrebbe meritato una maggiore partecipazione di pubblico.

Da rilevare l’infelice presenza di 11 auto nel piazzale laterale la sede dello spettacolo. Quando uno di questi veicoli  si è messo in moto, mentre Carlo Simoni era impegnato in una declamazione,  l’attore  lo ha sottolineato dal palco, “questa non è cultura, è inciviltà” .

Un ampio resoconto fotografico della serata sul nostro profilo su Facebook.