La struttura, posizionata 900 metri più a valle dell’attuale ponte Pertini, costituisce l’opera più complessa dell’intero nuovo raccordo stradale e finanziariamente essa rappresenta circa la metà dell’intero investimento di oltre dodici milioni di euro.
Una operazione complessa che ha richiesto una accurata preparazione e che per un’intera giornata ha tenuto impegnate decine e decine di tecnici in quello che è stato definito uno degli interventi di maggior rilevanza tecnica nelle Marche per quanto concerne il settore delle costruzioni viarie. La posa in opera dei due grandi archi in acciaio del nuovo ponte, che la Provincia realizza per il secondo attraversamento del fiume Potenza nel territorio di Macerata, ha rappresentato oggi un vero e proprio evento e come tale, oltre a numerosi esperti del settore, ha richiamato sul posto centinaia di persone.
Per la Provincia hanno assistito ad una parte dei lavori della mattinata la dottoressa Tiziana Tombesi, attuale vice commissario prefettizio e l’ingegner Alessandro Mecozzi, dirigente del settore viabilità. Tra i presenti c’erano anche Franco Capponi, presidente fino allo scorso giungo della Provincia, e Antonio Pettinari, assessore ai lavori pubblici dell’ultima Giunta.
Ma soprattutto erano presenti ai lati del cantiere tanti abitanti della zona che, ad opera ultimata, non avranno solo una nuova arteria di scorrimento per il notevole traffico del nodo stradale di Villa Potenza, ma avranno anche “un’opera architettonicamente distintiva – ed unica nelle Marche – in grado di inserirsi armonicamente nel paesaggio, capace di valorizzare l’ambiente, rispettandolo”.
Questo era stato il giudizio della commissione che in sede di concorso di idee aveva preferito il progetto presentato dalla studio tecnico Dall’Asta-Niccolini di Ancona a quelli presentati da altri dieci studi di ingegneria. Il progetto del ponte era stato poi fatto proprio dalla Provincia che lo aveva inserito nel progetto generale del nuovo raccordo stradale di Villa Potenza attualmente in costruzione da parte dell’impresa appaltatrice Pema di Torre San Patrizio. Tutte le strutture del nuovo ponte sono state costruite nello stabilimento metalmeccanico Meloni Tecno Handling in contrada Rancia di Tolentino e vengono montane sul posto. I due archi in struttura d’acciaio innalzati oggi rappresentano la principale caratteristica architettonica del nuovo ponte. Sono lunghi 96 metri ciascuno e pesano complessivamente 360 tonnellate. Per innalzarli sono state impegnate quattro potenti gru appositamente noleggiate. Quello di oggi è stato il primo e più complesso “passo” per la posa in opera del ponte che sarà completato nell’arco dei prossimi mesi. Il nuovo ponte sul Potenza, lungo 115 metri, è stato progettato con una soluzione tecnica che non prevede “piloni” o altri appoggi in acqua.
La progettazione, infatti, ha dovuto tener conto in primo luogo del carattere torrentizio del fiume Potenza, soggetto spesso a piene, tale da sconsigliare la previsione di pilastri di appoggio nell’alveo del fiume. L’acqua, pertanto, potrà scorrere in direzione del mare senza trovare alcuno ostacolo. Gli altri elementi di cui si è tenuto conto nella progettazione sono la necessità di attraversamento del Potenza in posizione obliqua rispetto al corso d’acqua e la necessità che oltre alla funzione di attraversamento per la circolazione stradale, il ponte possa inserirsi concretamente nel futuro parco fluviale con un passaggio pedonale e ciclabile a lato della carreggiata – di circa 12 metri – e in modo separato da essa. I due grandi archi rimarranno in posizione inclinata e convergente tra loro. Opportunamente “legati” al loro apice, essi intersecano l’intero ponte e ne costituiscono i due “fianchi”nella parte a monte ed a valle rispetto all’attraversamento del fiume.
La congiunzione tra i ponte e la nuova strada avverrà attraverso due viadotti di accesso di 85 metri ciascuno. La struttura di attraversamento del fiume Potenza, posizionata circa 900 metri più a valle dell’attuale ponte “Sandro Pertini”, costituisce l’opera più complessa dell’intero nuovo raccordo stradale ed anche finanziariamente essa rappresenta circa la metà dell’intero investimento di oltre dodici milioni di euro. D’ora in avanti la costruzione del ponte procederà di pari passo con il completamento della nuova strada, i cui lavori erano iniziati lo scorso anno. La nuova bretella stradale ha una lunghezza di 1.935 metri, suddivisi in due tratti, con tre rotatorie. La prima di queste è quella già realizzata in prossimità del ponte Pertini. Da qui la nuova strada prosegue parallela al fiume fino a superare l’area del Centro Fiere dove poco dopo si sta realizzando il moderno ponte. Superato il fiume, la strada prosegue per poi collegarsi sull’attuale strada “77” tra Villa Potenza e Sant’Egidio, con un tracciato sempre all’interno del territorio amministrativo di Macerata. L’intera nuova opera stradale, oltre ad aumentare il livello di sicurezza per la circolazione del traffico nell’intera zona, soddisfa altre finalità: in primo luogo realizza un’alternativa all’unico attuale attraversamento del fiume ed inoltre decongestiona in parte il “nodo” stradale di Villa Potenza, soprattutto in corrispondenza di Borgo Peranzoni. L’impresa Pema, appaltatrice sia dei lavori del ponte, sia della strada, prevede di ultimare tutte le opere e consegnarle alla Provincia entro la fine del corrente anno.