Di Enzo Marangoni, capo gruppo consiliare Lega Nord

Ci complimentiamo con l'amministrazione di Recanati per l'ultimo suo comunicato stampa in merito al costo delle mense scolastiche in risposta alle accuse, mosse da Marangoni, di maggior costo rispetto a quelle del capoluogo Macerata. La sintesi e la chiarezza di quanto scrive l'amministrazione meritano un elogio. Così come va evidenziata la correttezza dell'amministrazione recanatese. Sia perchè confronta i prezzi delle mense recanatesi solo col prezzo massimo del pasto praticato a Macerata (€ 2,5) anzichè col prezzo minimo (€ 1,5) o col prezzo medio (€ 2). Sia perchè porta ad esempio delle proprie tesi il conteggio fornito da un (solo) genitore che ha però il pregio dell'imparzialità rispetto all'attuale amministrazione. Questo genitore è infatti molto lontano politicamente dall' attuale maggioranza. Si tratta infatti del consigliere comunale della lista Recanati a sinistra che, come noto, sta all'opposizione. Il suo conteggio, come genitore, è portato ad esempio dall'amministrazione proprio perchè non ci siano dubbi sulla oggettività del suo punto di vista.mensaventi_800_800

Lodevoli sono poi anche le considerazioni addotte dall'amministrazione, supportate da conteggi,  che ci fanno capire che i genitori recanatesi possono concretamente risparmiare sui costi della mensa e spendere persino meno dei genitori maceratesi. Basta che i loro figli non consumino il pasto a scuola, magari perchè ammalati o per altri motivi: che fortuna avere un figlio ammalato! Inoltre gli sconti crescenti per i figli successivi al primo pare siano un'esclusiva dell'amministrazione recanatese che non ha uguali a Macerata. Perchè il compagno Fiordomo non telefona al compagno Carancini? Forse il sindaco di Macerata gli direbbe che anche i genitori maceratesi possono risparmiare, sia quando anche  i loro figli si ammalano, sia quando hanno una famiglia numerosa. Ma questo forse è ignoto all'amministrazione recanatese, tutta chiusa com'è nel palazzo a progettare un cambiamento che in realtà non avviene mai, salvo, appunto, aumentare il prezzo dei pasti nelle mense scolastiche.