Doppia serata Rai per Musicultura, il Festival della Canzone Popolare e d'Autore (non smetteremo mai di sottolinearlo, nato a Recanati e per tanissimi anni svoltosi a Recanati) in onda per la prima volta su Rai 1 il 14 agosto e la stessa sera Special Musicultura anche su Radio 1.
Intanto Musicultura approda per la prima volta su Rai 1. Con una scelta di qualità, il primo canale della TV pubblica dà spazio al festival della canzone popolare e d'autore per trasmettere il prossimo 14 agosto in seconda serata un riassunto dell'edizione 2010, registrato a Macerata, in un' Arena Sferisterio traboccante di pubblico, il 18 -19 - 20 dello scorso mese di Giugno.
“Quel che dovrebbe essere normale purtroppo non lo è, forse per questo Musicultura è percepita dagli artisti e dal pubblico come un’oasi dove si può ancora coltivare l’arte dell’incontro. Ben venga allora l’attenzione della rete ammiraglia della Rai, anche perché ciò significa dare visibilità ed intelligibilità a un territorio”, sottolinea il direttore artistico Piero Cesanelli.
In effetti il festival di Musicultura contribuisce a tenere alto il nome delle Marche, con l’invenzione di uno spazio artistico libero, aperto alle testimonianze di ospiti illustri e al loro incontro con le idee di nuovi talenti che nel concorso trovano il contesto adeguato per proporsi, senza distorsioni, all'attenzione del grande pubblico, come già capitato con artisti quali Simone Cristicchi, Gian Maria Testa, Povia, Pacifico e tanti altri.
La trasparenza e la qualità della "formula Musicultura" hanno trovato un amico e un estimatore in un volto amato dal pubblico di Rai 1 e non solo, Fabrizio Frizzi, alla sua seconda esperienza consecutiva di conduzione della manifestazione.
I sessanta minuti dello special raccolgono forzatamente solo una parte di quanto accaduto nelle tre serate di Musicultura 2010, ma quel che si vedrà rende bene l'idea dell'atmosfera respirata all'Arena Sferisterio di Macerata.
E proprio Radio 1 (da oltre dieci anni l’emittente più ascoltata d’Italia è la radio ufficiale del festival), sempre il 14 agosto, in prima serata, trasmetterà un denso e gustoso special dedicato a Musicultura. Gianmaurizio Foderaro, responsabile della musica di Radio1 e attento conoscitore della realtà del festival così commenta: “Metteremo in onda quanto non siamo riusciti a trasmettere in diretta nelle serate di Giugno all’Arena Sferisterio, il materiale è ricco e stimolante, valeva la pena incorniciarlo come merita”.
Infine, per chi è in cerca un banco di prova serio per le proprie aspirazioni musicali, c’è da segnalare che è già disponibile il bando di concorso per partecipare alla XXII edizione del concorso di Musicultura (scadenza 2 novembre). Il regolamento e la domanda di iscrizione sono disponibili sul sito www.musicultura.it.
Gli artisti e i brani nello Special di Rai 1
GINO PAOLI: Una presenza carismatica, impreziosita da una "chicca": l'interpretazione di "Perdono", canzone intensa e ispiratissima, che Paoli non esegue in pubblico da quarant'anni o forse più; Paoli regala inoltre una struggente versione di "Ti lascio una canzone".
NEGRITA: Energia allo stato puro, con due capitoli salienti della storia di una delle band più vitali della musica italiana, "Mama Maè" e "Radio Conga".
STADIO: Il testo di un grande poeta, Roberto Roversi, per una canzone -"Chiedi chi erano i Beatles"- che Gaetano Curreri e gli Stadio hanno trasformato in un inno intergenerazionale; e poi la struggente "E mi alzo sui pedali", dedicata a Marco Pantani.
GIUSY FERRERI: "Novembre", un brano e uno slancio interpretativo con i quali la Ferreri ha conquistato tutti, ricordando a chi l'avesse dimenticato il fascino di una voce stilisticamente fuori dal coro.
GINEVRA DI MARCO: La naturalezza e la sensibilità di un'interprete in stato di grazia al servizio di una spigliata canzone cilentana del Cinquecento - "Le figliole" - tradotta in fiorentino.
MANNARINO: Dopo essersi segnalato l'anno scorso attraverso il concorso, Mannarino torna a Musicultura con un'insolita, contagiosa dichiarazione d'amore: "Me so' 'mbriacato".
TERRASONORA (finalisti concorso): "Guardame", convincente esempio di sintesi tra nobiltà della tradizione, sonorità che guardano al presente, vocalità che cullano i cuori.
ANDREA EPIFANI (finalista concorso): "Tzigano della badante", ritratto lucido e toccante della sofferenza silenziosa di chi per necessità si adatta a lavora in una terra che non sente sua. La canzone ha valso ad Epifani la Targa della Critica.
FRANCESCA ROMANA (finalista concorso): "Il tuo nome e il veleno", quando la passione si fa tenerezza e ferito disincanto di fronte ad un amore che non sa spiccare il volo.
SERENA GANCI (finalista concorso): Con il brano "Addio", il pubblico l'ha eletta vincitrice di Musicultura 2010; tanti dettagli, di forma e di sostanza, lasciano intendere che Serena ha "tutte le carte in regola per essere un'artista".