Resta salva per il privato proprietario dell’edicola la possibilità sino al prossimo 3 marzo 2011 di reclamare i propri diritti e dimostrarsi ancora interessato all’area. Solo dopo tale data l’edicola funeraria rientrerà nella piena disponibilità del Comune che provvederà a collocare i resti dei morti nelle urne cinerarie e a concedere l’area ai nuovi richiedenti.
Una situazione che coinvolge almeno per ora 12 edicole ma non è escluso che il numero sia destinato ad aumentare visto che sono molte le situazioni che vedono le edicole funerarie in uno stato davvero vergognoso.