Geom. Antonio Poeta, Segretario Regionale Organizzativo della Democrazia Cristiana
Un attacco così veemente e fuori luogo e fuori da qualsiasi logica politica è stato portato da parte di tale Pepa, segretario novello del partito di Forza Italia di Recanati a tutta la nomenclatura della Democrazia Cristiana di Recanati. Con l’allegato comunicato intendiamo ricordare a tutti il programma amministrativo concordato tra i partiti della attuale maggioranza che governa il Comune di Recanati e niente più. Le lamentele pertanto da parte della DC riguardano solo il programma, accettato,condiviso e sottoscritto dai segretari di tutti partiti facenti parte della coalizione.
Nota della Democrazia Cristiana Recanatese
Ma cosa ha fatto arrabbiare la DC di Recanati? Un articolo apparso sul Resto del Carlino e sul sito di Radio Erre mercoledì 20 febbraio. Il testo lo abbiamo ripreso dal sito dell’emittente.
Metodi discutibili quelli della Dc recanatese di fare politica attraverso i comunicati stampa. Il severo giudizio, destinato a creare problemi all’interno della maggioranza, è stato espresso, attraverso i microfoni di una radio locale, da Emanuele Pepa, coordinatore di Forza Italia. “L’unica cosa che posso dire è che questa Dc attraverso i suoi cinque o sei rappresentanti continua a fare politica dai giornali.” Pepa invita, invece, i suoi rappresentanti a confrontarsi più spesso con tutte le altre forze di maggioranza come, rivela, “ha provato a fare quando ci ha invitato ad un accordo per la candidatura di Isolani all’assessorato alla cultura al posto di Foschi. E’ stata un’avvisaglia iniziale, poi è finito tutto.” A tal proposito sono emersi pareri diversificati, confessa ancora Pepa. “Un conto, pensiamo, era Foschi e un conto conferire la delega ad un rappresentante dell’ex Udeur, oggi DC, che peraltro gode di una concentrazione eccessiva di incarichi, dal Comune all’Astea dove ci sono presidenze in mano a Ferdinando Foschi e Attilio Severini, oltre alla presenza di loro consiglieri nei vari organismi.” Pepa va all’attacco poi sull’ex Clarisse che la Dc vuole come sede del corso di fisica dell’Università di Camerino. “C’è solo da sciogliere l’interrogativo: chi paga? Se l’università di Camerino è interessata si faccia avanti il suo rettore e non personaggi politici.”