Che fine
faranno Italo Tanoni e Luca Marconi, i due deputati recanatesi eletti però
altrove, il primo in Liguria, il secondo in Puglia? Se lo chiedono in molti in
città e con opposte interpretazioni circa il loro destino.
Tanoni (nella foto),
braccio destro di Lamberto Dini, eletto con l’Ulivo in Liguria è migrato,
insieme al suo leader, nelle fila del Partito delle Libertà di Berlusconi.
Stante la posizione nei Liberal Democratici per lui la rielezione appare certa
in una posizione blindata della lista. Resta da vedere in quale Regione. Tanoni
vorrebbe tornare a fare il parlamentare dalle Marche, ma tra gli alleati del
Pdl qualcuno ha già storto il naso.
Rischia
invece molto Luca Marconi (nella foto) in virtù della scelta del suo partito, l’UDC di
rompere con Berlusconi, e correre da solo. I più recenti sondaggi danno il
partito di Casini in fortissima difficoltà per il meccanismo elettorale
soprattutto al Senato dove supererebbe sicuramente la soglia del 9% soltanto in
Sicilia, mentre si attesterebbe poco sopra l’8% (minimo per competere alla
ripartizione dei seggi) nelle Marche e in Puglia. Nelle Marche l’UDC
supererebbe la soglia ma verrebbe esclusa dalla ripartizione dei seggi per il fatto
che la regione ne elegge già pochi e dopo la “scorpacciata” tra PD e Pdl la
meglio l’avrebbe la Sinistra-l’Arcobaleno.
Per Luca
Marconi, esponente di spicco del Movimento Rinnovamento nello Spirito, in caso
di riconferma, si renderebbe dunque necessario passare alla Camera dove però i
posti eleggibili da coprire sono pochi e da distribuire soddisfando tanti.
Situazione questa ingarbugliata.