Il ritorno di "Lunaria" a Recanati registra un crescendo rossiano in termini di presenze e ieri sera per il terzo appuntamento, quello con il "prof" Roberto vecchioni e l'attrice Sonia bergamasco ha fatto registrare il picco in termi di affluenza e in quello del livello culturale dei presenti.bv4

Chi si aspetava un "classico" concerto un po amarcord di Vecchioni è stato spiazzato dalla scelta del cantautore di portare a Recanati una proposta unica ed irripetibile, come il clichè di Lunaria impone, al di fuori degli schemi e con una intensa Sonia Mezzogiorno che da voce alla sensibilità poetica di Alda Merini, "una poetessa -dirà Vecchioni dal palco- che avebbe meritato il Nobel", strappando un lungo applauso per la poetessa recentemente scomparsa, spesso ospite di Recanati e del suo festival della canzone d'autore.

Vecchioni si fa accompagnare in versione acustica da un piano (il maestro Beppe D'Onghia)e quattro violini sulla scena e le suggestioni che emanano gli archi fanno da corncie al suo dialogo espresso con parole semplici. C'è contaminazione con un mix di lirica e sinfonica, jazz e leggera, senza farsi mancare qualche tocco di rock.

Anche Leopardi trova ilò giusto omaggio nella serata quando il cantautore lo coinvolge per preparare l'esecuzione del vecchio frac di Modugno. C'è spazio anche per dei siparietti nel corso dei quali Vecchioni si "lancia" in una gag su Bersani, Berlusconi e il Padreterno.

Altri servizi nelle prossime ore.

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