Di Donatella Donati
Recanati a piena pagina nel Süddeutsche Zeitung di Berlino sotto il titolo “Drei grosse Söhne”, (Tre grandi figli), Lorenzo Lotto, Giacomo Leopardi, Beniamino Gigli.
Venuto a Recanati nella scorsa primavera, solo a fine gennaio di quest’anno il giornalista Hans-Peter Kunisch ha pubblicato un lungo articolo sulla città e gli incontri che ha fatto. A parte alcune inesattezze giustificate dalle lingue diverse, l’immagine di Recanati che ne viene fuori è molto accattivante e simpatica e viene colta una ricchezza di ambiente e cultura che invita i turisti tedeschi che arrivano in gran numero a Ravenna e Rimini a spingersi più a sud fino a Recanati e la cartina disegnata in fondo, molto chiara nella sua essenzialità, indica il percorso. Di Recanati Kunisch coglie la variegata realtà, l’inevitabile riferimento a Federico II di Hohenstaufen, i bei palazzi rinascimentali, i paesaggi tra i monti e il mare Adriatico che appare calmo come un lago contemplandolo dal cortile di Palazzo Venieri, sede di un antico liceo e del Vespa Club. La famiglia Leopardi è descritta con vivacità e simpatia. Il conte Vanni, alto e dritto, con l’elegante pullover grigio, gli si presenta semplicemente:”Buon giorno, Leopardi”, e la figlia Olimpia gli piace per la personalità aristocratica e anticonformista, ”Skandal- Character”. Non mancano ampi riferimenti al poeta, indubbiamente classico, ai suoi interrogativi sull’essenza della vita e alla colossale opera dello Zibaldone. La donazione da parte di Berlusconi di centomila euro per la traduzione in inglese e le riserve espresse dalla sinistra radicale gli suggeriscono un breve accenno alla politica italiana, ma la parte più importante dell’articolo è dedicata alla ricchezza che costituiscono per i ventimila abitanti della città tre enormi risorse come Leopardi, Beniamino Gigli e Lorenzo Lotto.