Figura molto nota e cara ai recanatesi per essere stato per tanti anni uno dei parcheggiatori comunali in piazza Leopardi. I funerali nel tardo pomeriggio nella chiesa del Cimitero.
Ma la storia di Piangerelli è anche quella di un perseguitato politico, socio d'onore dell'ANPI per la sua attività antifascista costatagli due attentati con colpi di arma da fuoco da parte delle squadre fasciste e non poche spedizioni punitive. Spesso incarcerato per i suoi ideali, non si è mai sottratto alla lotta.
Per niente incline al fascismo, sin da giovane aveva aderito al fervente gruppo di area socialista attivissimo in città. Diventato una spina nel fianco dei fascisti per la sua imprevedibilità (il suo pennello era di una rapidità ineguagliata per scrivere sui muri di Recanati), ne subì per anni le conseguenze.
Aderente al GAP durante la Resistenza, si è visto riconoscere lo stato di perseguitato politico.