di Ferdinando Foschi, presidente Centro Mondiale della Poesia

In relazione ad alcuni articoli di stampa di questi giorni relativi al Centro Mondiale della Poesia e della Cultura, ritengo opportune alcune precisazioni  al fine di consentire una corretta informazione :

Il Comune di Recanati ha acquisito al proprio patrimonio il prestigioso immobile, ex Monastero di S. Stefano, sul quale poi è stata eseguita una impegnativa ristrutturazione, senza impegno finanziario a carico del proprio bilancio. Ciò è accaduto grazie a finanziamenti straordinari ottenuti dal Centro Mondiale della Poesia e della cultura per iniziativa del suo Presidente  Franco Foschi, a seguito della  “ Legge Foschi ” in occasione del secondo centenario della nascita di G. Leopardi o mediante la presentazione di importanti progetti culturali al Governo, al Parlamento, alla regione, alla Provincia o a istituzioni pubbliche e private.

Il Centro Mondiale della Poesia e della Cultura svolge la sua funzione di punto di riferimento di moltissime attività culturali e sociali di un vasto territorio, garantendo la fruibilità delle sue strutture e attrezzature all’interno dell’edificio, nel suo Auditorium e all’aperto sul Colle dell’infinito.

Per le ragioni sopra esposte il Comune di Recanati ha concesso al Centro Mondiale in comodato d’uso il complesso dell’ex Monastero. Inoltre ha stabilito un contributo annuo per garantire la manutenzione della struttura con le relative attrezzature e assicurare un’assistenza competente a tutte le iniziative che si svolgono in continuità presso il Centro.

La Civica scuola di musica di Recanati, costretta a lasciare la sede comunale di palazzo Venieri  per urgenti lavori di messa in sicurezza, ha potuto proseguire la sua importante attività didattica ed artistica trovando ospitalità presso il Centro Mondiale. Il Comune di Recanati si è impegnato in quella occasione a sostenere i costi derivanti dal trasferimento della Scuola.

Nei due anni dalla nomina del Consiglio di Amministrazione da me presieduto si è inoltre provveduto a proseguire i lavori di ristrutturazione per la realizzazione delle camere e servizi, che hanno poi consentito di far fronte all’emergenza comunale della Scuola di musica.

Il clima di scontro violento tra il sindaco Fiordomo e il suo predecessore Corvatta che ha caratterizzato quest’ultimo anno della vita cittadina, si riflette ingiustamente sull’attività e le prospettive del più importante progetto culturale del bicentenario leopardiano, anche per la presenza diretta di alcuni dei protagonisti dello scontro all’interno degli organi direttivi. Il contributo annuo del Comune non è divenuto insufficiente, come da taluno affermato, ma semplicemente non è mai più stato erogato, così come non è stato corrisposto al Centro il maggior costo derivante dal trasferimento della Scuola di musica.

Dopo aver tentato per un lungo anno di tenere il Centro Mondiale fuori dai contrasti politici e personali, ho deciso di rimettere il mandato conferitomi . Ritengo infatti che sia necessario ricostruire un clima sereno, con un organismo direttivo animato solo dalla volontà di lavorare per il bene della città, senza  altri fini e condizionamenti. Penso che le convenzioni a suo tempo stipulate con il Comune, in  tempi diversi e condizioni diverse quali certamente sono quelle attuali, possano essere esaminate e valutate con equilibrio e responsabilità. Deve però essere comune la convinzione, sempre affermata, che il progetto del Centro Mondiale è strategico per la città di Recanati sia per i rapporti con le più prestigiose istituzioni culturali del mondo sia per gli evidenti effetti positivi sul turismo e l’economia del territorio.