Verso un commissario straordinario per la gestione temporanea del Centro Mondiale della Poesia? Sembra quest per ora l’unic astrada che potrà percorre il comune di Recanati per garantire un futuro al centro ed alle sue attività e salvaguardare un bene di proprietà comunale anche se concesso in gestione al CMP per 30 anni.

La riconferma delle dimissioni da parte di Ferdinando Foschi, presidente, e di Gino Isolani, direttore, hanno di fatto aperto la crisi e sarà il sindaco Fiordomo ora a valutare, di concerto con i soci che vorranno proseguire l’esperienza, il futuro del Centro Mondiale della Poesia.

Ospitato all’interno dell’ex Monastero S. Stefano, l’immobile, di notevole valore, ospita al suo interno non solo le attività del CMP ma anche la sede della Civica Scuola di Musica, un grande parco giardino che racchiude la sommità reale del Colle dell’Infinito, un auditorium.

Alla base delle dimissioni dei vertici del CMP le difficoltà economiche nel gestire la struttura. Impegni economici che vanno poi a limitare la disponibilità verso la promozione di attività inerenti la cultura. Eppure il comune versa 78.000 euro all’anno per garantire le attività del centro dove lavora anche una persona.

Foschi ed Isolani sono arrivati alla conclusione che il contributo comunale non copre più la gestione del grande immobile (manutenzione, luce, riscaldamento, personale, etc.) e in assenza di altri introiti non vi è uno sbocco a che le attività proseguano.

Una soluzione poteva essere quella del completamento dei lavori per la trasformazione di una parte del complesso in foresteria con camere e servizi da destinare a studiosi, studenti, turisti. Ma anche quei lavori si sono dovuti fermare.