Soci e simpatizanti: "Nessuna
annessione, AN sarà l’anima del PdL". Sabato
scorso, la Direzione Nazionale di AN ha ratificato all’unanimità l’adesione di
AN alla lista del PdL per le prossime politiche del 13 e 14 Aprile. Siamo di
fronte a un passaggio nodale della nostra storia politica e di quellarepubblicana, ad una svolta che creerà
assetti, semplificazioni ed un quadro politico bipolare nuovi per dare alla
nazione un governo forte e pienamente legittimato dal voto degli italiani. Un
governo che avrà i presupposti per affrontare l’oggi ed il domani del paese ,
dopo il disastro causato dal governo Prodi. L’accellerazione che ha portato
alla nascita del progetto del PdL rappresenta una formidabile occasione per
ridisegnare l’identità politica del centrodestra. AN deve promuovere un grande
impegno per caratterizzare linguaggio e programmi del nuovo soggetto,
esprimendo la sua capacità di individuare temi fondamentali per la costruzione
di una nuova Italia. Sicurezza, immigrazione e legalità, problematiche
energetiche, difesa e rilancio dell’eccellenza italiana, politiche culturali e
turistiche, ambiente e politiche formative, sono alcuni dei temi strategici con
i quali AN deve riempire la proposta politica del PdL.La scelta di AN nelPdL va vissuta con coraggio, senza esitazioni
e valorizzando al massimo le nostre energie. A chi non capisce il presunto
cambio di marcia di ANche aveva
risposto ”no grazie” al discorso del predellino di Berlusconi, facciamo notare
che oggi tutto è cambiato da allora. Non solo la situazione politica, ma anche
e soprattutto la volontà di Berlusconi che da una logica di “annessione” è
passato alla richiesta ad AN di contribuire da protagonista, alla costruzione
di liste unitarie. Non si tratta di confluire in un partito di altri, ma di
costruire insieme la lista, il programma e le regole di un accordo elettorale
che porterà ad un solo nuovo soggetto politico del centrodestra in una sorta di
viaggio di avvicinamento fatto di passaggi graduali, la lista unica, la fusione
dei gruppi parlamentari ed ovviamente le decisioni sul futuro di AN che
verranno prese dal congresso che si terrà in autunno. Il cambiamento è
sostanziale, si tratta di definire il futuro del nuovo soggetto che avrà come
riferimenti anche i nostri valori il nostro radicamento storico-politico,
sociale e popolare. Chi non comprende una tale novità e si attarda nel
rivendicare la propria diversità è destinato ad autoescludersi. Il Popolo della
Libertà dunque, non è più un’aspirazione, ma sta per divenire una vera ed
accogliente casa comune. Un percorso straordinariamente vincente, se pensiamo
che quella tanta gente che era di destra senza saperlo, oggi si può riconoscere
in noi e se persino Montezemolo parla di partecipazione dei lavoratoriagliutilidelleimprese. Si parte a vele spiegate, quindi
guai a ripensamenti.