Primo “accusatore” il consigliere comunale di Per Recanati, Simone Giaconi, fotocopiato nelle accuse dal PDL, che imputano alla Pro Loco di essere agevolata dall’attuale Amministrazione Comunale, nella concessione di contributi, che vengono fatti apparire come dati “ad personam” o per chissà quali scopi ed oltretutto in conflitto d’interessi, visto che l’Assessore al Turismo, Armando Taddei é fratello della Presidente dell’Associazione Pro Loco di Recanati (nella foto Pina Taddei).
In risposta al primo punto, si ripete per l’ennesima volta, (ma non c’é più sordo di chi non vuol sentire), che i contributi vengono concessi per il pagamento di manifestazioni, proposte dal Comune ed organizzate, gratuitamente dalla Pro Loco.
Tutti i contributi vengono comunque concessi dietro la presentazione di un rendiconto consuntivo, al centesimo, protocollato, che ne attesta i diversi pagamenti dietro fatture, ricevute fiscali, ecc.
In risposta, invece, al “denunciato” conflitto d’interessi, il cons. Giaconi e PDL conoscono perfettamente che la Presidente della Proloco é presente dal 1997, mentre Armando Taddei é Assessore al Turismo dalla metà del 2009.
Come pure. il cons. Giaconi e PDL, dovrebbero ricordare, (ma non c’é più smemorato di chi non vuole ricordare), o non gli conviene ricordare, che nel 2008, Amm.ne Corvatta, con maggioranza Per Recanati – PDL e altri, il Sig. Armando Taddei fu delegato dal Sindaco alla “Rivitalizzazione del Centro Storico” (ambito Turismo) e che il delegato Taddei, su proposta dell’allora maggioranza, concesse alla Pro Loco vari contributi per il pagamento delle manifestazioni organizzate nell’estate dello stesso anno.
Ora, al cons. Giaconi e PDL chiediamo che rispondano a questa semplice domanda, facile facile e magari in consiglio comunale, sulla stampa, per radio o sui vari blog cittadini:
“ Se i contributi concessi nel 2008 dalla sua maggioranza, tramite il Delegato Sig. Armando Taddei alla Pro Loco (nota: sia nel 2008 che nel 2010 é sempre il fratello della Presidente), per pagare le manifestazionio proposte dal Comune ed organizzate gratuitamente dalla nostra Associazione erano regolari e non hanno creato problemi di nessun genere, come mai, le stesse cose, fatte dalle stesse persone (... ma ora c’é una Amministrazione diversa), ora creano conflitto di interessi ed i contributi concessi vengono fatti passare come fossero a fondo perduto, anzi, come somme sottratte alle famiglie bisognose o indigenti recanatesi?
Forse, ons. Giaconi e PDL, nel 2008, le varie migliaia di euro spesi per le molteplici iniziative fatte organizzare alla Pro Loco, non era meglio, più necessario, moralmente più corretto, visto che questi sono i termini normalmente e con petulanza da voi usati, riversarli sulle famiglie disagiate o indigenti o sull’Assistenza Sociale?
Forse per il cons. Giaconi e PDL sotto la sua amministrazione queste categorie disagiate non esistevano a Recanati? Era una città felice a quanto pare!
Eppure era molto semplice: bastava che non aveste impegnato la nostra Associazione ad organizzare tali manifestazioni e le relative somme spostate dove ora non fate altro che ripetere sarebbero più utili.
Avvocatesse, avvocatini e para...avvocati, non sono sufficienti a modificare la verità, perché questa, per vostra sfortuna, è una sola: quella dei fatti e dei documenti.
Attendiamo una risposta alla facile facile domanda posta.
Non bastasse la “strumentalizzazione “politica”, ora é sorta anche quella “privata”.
La compagnia “Gruppo Instabile di Teatro” di Recanati (questo é il nome completo), ha comunicato sui giornali online, che su di un manifesto di una rassegna di teatro dialettale, chiaro riferimento a quello della Pro Loco - Comune di Recanati, si vogliano creare “...insane speculazioni...” volendo far passare la compagnia teatrale di Civitanova Marche: “GLI IN...STABILI”, che si esibirà a fine luglio a Montemorello nell’ambito della Rassegna 2010, come usurpatrice, quasi sfruttatrice del nome, che tuttavia, con un minimo di lucidità e correttezza, viene indicato dalla compagnia recanatese stessa, come “...simile al nostro”.
Prescindendo che la compagnia civitanovese non ha il minimo interesse ed il minimo desiderio di essere “confusa” con l’altra, se non é per meri motivi di visibilità tramite la Pro Loco, non si riesce a capire come si possa solo pensare che una compagnia che si chiama “Gruppo Instabile di Teatro”, ritenga di essere strumentalmente confusa, quasi a rubargli “la fama”, con un’altra che si chiama “Gli In .. stabili”.
Qui, addirittura ci si appropria della lingua italiana, pretendendo che chiunque altro non possa chiamarsi come cavolo vuole o non debba avere più di 4 o 5 lettere uguali, altrimenti il nome diventa “... simile al nostro”. Certo che Maria De Filippi non potrebbe creare una compagnia, altrimenti nascerebbero insane speculazioni con quella di De Filippo. Per fortuna che tutte e due le compagnie dialettali in questione fanno... ridere.
Per finire, per puntualizzare la parte “sociale” che sembra una loro prerogativa, ricordiamo che al tempo del terremoto dell’alto maceratese, la Pro Loco di Recanati ha donato ad un rione di Belforte del Chienti, un prefabbricato in legno di circa 80 mq, che venne usato per quasi tre anni, come chiesa e poi come punto di incontro, con tanto di inaugurazione e di foto. La Pro Loco ha fatto e fa beneficienza ad altri, ma non lo mette sui giornali.
Non vorremmo che per acquistare visibilità, sia politica che privata, “attaccare” la Pro Loco sia diventato quasi indispensabile, ritenendo la nostra Associazione un punto di riferimento molto importante per Recanati.
Noi, ovviamente, ringraziamo per tale considerazione, ma nel contempo ribadiamo fermamente che se le contestazioni vengono e verranno fatte con palese falsità o strumentalità, non supportate da fatti, documenti o altro, visto che viene intaccata l’onorabilità e la correttezza delle persone e dell’Associazione Pro Loco di Recanati, nel caso di perseveranza di questi attacchi consapevolmente falsi e strumentali, la nostra Associazione potrebbe anche salvaguardarsi legalmente con relativa richiesta di danni, riferiti al danno d’immagine personale ed associativo creato in città e fuori, considerando che molti articoli sono apparsi su vari organi di stampa.