Nota del Comune

La splendida mostra "Antologia" di  Fulvio Roiter, uno dei mostri sacri della fotografia  mondiale,  ha chiuso le celebrazioni  delle nozze d'argento (1985-2010) del Circolo Fotografico "Obiettivo per tutti" C.C.S.R. Le Grazie BFI Recanati, dopo il "vernissage" "Hebron H2"  di Giovanni Marrozzini.
Ci sono persone che hanno qualcosa in sé, un fuoco non alimentato dai ragionamenti, ma innato, spontaneo, che porta a percorrere una vita fuori dal comune.
Fulvio Roiter ha questa caratteristica, qualcosa tra la vocazione e l'azione che in lui si combinano continuamente ad ogni sguardo che poi trasforma in fotografia.
Nato nel 1926 a Meolo, nelle vicinanze della città dei Dogi, Roiter, a partire dal suo esordio con "Venise à fleur d'eau"(1954) ha dedicato alla laguna i suoi momenti di più incantato lirismo. "Essere Venezia"(1977), "L'Oriente di Venezia" (1982) e il recentissimo "Una vita per Venezia"((2006) sono i capitoli di questo incredibile rapporto edipico tra il fotografo e la sua terra madre.
E la splendida mostra "Antologia" esposta all'Atrio Comunale di Recanati è stata in gran parte incentrata sul mondo lagunare e dintorni con le fotografie che hanno catturato lo sguardo dei visitatori grazie alla potenza di Roiter che con occhio umano e penetrante é riuscito a cogliere in ogni scatto l'essenziale  riuscendo con l'occhio meccanico a farci vedere quello che l'occhio naturale non scorgerebbe. Questo il mistero e la grandezza di Fulvio Roiter, tra i "top-ten" della fotografia mondiale; e come diceva Indro Montanelli, Roiter é il numero uno in quanto "nessuno sa cogliere come lui, oltre le cose, il senso delle cose .... e l'unico dubbio che vorrei risolvere é se lui se ne rende conto". 
Quando parla inoltre la sua non é una cronistoria biografica, é un susseguirsi di lampi di memoria che arrivano, dalle terre del mondo dove é andato a fotografare, a volte con caparbietà, altre con la consapevolezza dell'avventura. Racconti precisi, circostanziati persino nel riportare i dialoghi parola per parola avuti con le persone incontrate,anche per caso.
Un archivio mnemonico quasi incredibile se non lo si ascoltasse dalla sua viva voce.