Enzo Marangoni, capo gruppo in Regione della Lega Nord, ha presentato un'interrogazione al Presidente della Regione Marche, Spacca, con la quale chiede di riferire in Consiglio Regionale in merito alla violazione della legge elettorale da parte del comune di Recanati, violazione già sanzionata dall' Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Come già riferito, in piena campagna elettorale per  le elezioni regionali 2010, il comune di Recanati ha  pubblicato una foto elettorale di Spacca su un documento allegato al bilancio e sul sito web del comune, violando così la legge come sancito dal Garante.  La foto ritrae Spacca,  in compagnia del segretario regionale del PD e del sindaco Fiordomo, con tutti i simboli dei partiti della coalizione esistente al momento della foto. Ulteriore violazione, anch' essa sanzionata, è avvenuta mediante il patrocinio dato dal comune  di Recanati ad un libro presentato da un candidato del PD in piena campagna elettorale.Marangoni_Enzo1
 
Questo il testo dell'interrogazione di Marangoni:
 

Premesso: che l’Amministrazione comunale di Recanati ha inserito in un documento ufficiale facente parte del bilancio di previsione 2010, bilancio pubblicato anche sul sito web del Comune, una fotografia dove è raffigurato un manifesto della campagna elettorale del candidato presidente Gian Mario Spacca nel quale si vedono distintamente tutti i simboli dei partiti e delle liste facenti parte della coalizione a quella data, fotografia scattata durante una manifestazione politica tenutasi a Recanati presso il salone degli IRCER il 9 novembre 2009 alle ore 21.00;

che l’Amministrazione comunale di Recanati ha concesso il patrocinio del comune e l’utilizzo della chiesa di San Pietrina ad una manifestazione organizzata da un candidato alla carica di Consigliere regionale nella lista del PD al fine di promuovere un libro;

che l’articolo 9 comma 1 della legge 22 febbraio 2000, n. 28 e s.m, recita “Dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni.”

che alcuni esponenti della minoranza consiliare recanatese, fra cui il sottoscritto Consigliere comunale Enzo Marangoni, hanno presentato un esposto all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni per la violazione dell’articolo 9 comma 1 della legge 28/2000 per i fatti narrati;

che con delibera 691101CSP del 16 aprile 2010 l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha ravvisato la violazione da parte dell’Amministrazione comunale delle norme di comunicazione politica nella recente campagna elettorale per le regionali 2010, in particolar modo dell’articolo 9 comma 1 della legge 22 febbraio 2000, n. 28;

Considerato: che l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha condannato l’Amministrazione di Recanati per i fatti sopra narrati;

che sia la pubblicazione sul sito web del Comune di Recanati del bilancio con la citata fotografia, che la presentazione del libro con relativa pubblicità coi patrocinio del Comune di Recanati, hanno raggiunto un numero notevole e comunque incalcolabile di elettori arrecando l’innegabile danno alle condizioni di parità come riconosciuto dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni;

che la foto pubblicata sul bilancio di previsione del Comune di Recanati e sul sito web dell’Ente ritraeva non solo un manifesto elettorale ma il Presidente della Regione in persona;

INTERROGA il Presidente della Regione per conoscere:

1) se egli era a conoscenza della pubblicazione della sua foto all’interno del bilancio del Comune di Recanati e conseguentemente sul sito web del Comune e se ne aveva autorizzato l’uso;

2) se la foto era stata scattata in occasione dell’attività istituzionale del Presidente della Regione, o se in occasione di attività politica;

3) se era a conoscenza del patrocinio dato dal Comune di Recanati ad un evento elettorale del candidato nella lista del PD, lista leader della coalizione che ha sostenuto la sua candidatura a Presidente della Regione;

4) se era a conoscenza della condanna espressa dall’Autorità per le garanzie nella comunicazione sul comportamento tenuto dall’Amministrazione comunale recanatese.