di Fabio Corvatta, presidente CNSL
Si è lavorato anche per contenere le spese. Per quanto riguarda quella corrente, esse sono state ridotte al minimo indispensabile, nonostante la grande attività che si è svolta soprattutto grazie al Comitato Scientifico al quale va tutta la mia ammirazione: gratuitamente e generosamente, i componenti del Comitato, presieduto e coordinato da Lucio Felici, (foto sotto) hanno portato avanti progetti per i quali il Centro ha visto riconosciuta la sua primaria posizione fra gli Istituti di Cultura. Li ringrazio ancora per la loro opera a garanzia del rigore scientifico che ha caratterizzato il loro impegno, divenuto esempio per altre istituzioni.
In questo 2009 si è sviluppato soprattutto la strategia dei protocolli d’intesa con
Con la Biblioteca di Napoli, per iniziativa di Fabiana Cacciapuoti, è stato presentato il progetto di una bilioteca leopardiana digitale che è all’analisi del Ministero competente. E dalla stessa Cacciapuoti è stato elaborato un progetto europeo – in corso di realizzazione insieme a Università italiane e di altri Paesi d’Europa -, che avrà per primo argomento L’idea di natura in Leopardi e nel pensiero europeo del Settecento-Ottocento.
Con l’università napoletana “Federico II” e l’Ente delle Ville vesuviane, che hanno la gestione di Villa delle Ginestre, è stato riavviato un programma di attività già iniziato con il contributo finanziario dato da Franco Foschi per il restauro della villa, che ha portato alla sua riapertura. Il ‘Premio La Ginestra’ che nel 2009 è stato conferito a Lucio Felici, nel 2010, il 25 giugno, è stato assegnato alla professoressa Maria Muniz Muniz, e io ho avuto l’onore di consegnarlo alla studiosa, in rappresentanza di tutto il CNSL.
Nel campo delle relazioni nazionali sono tante le iniziative che hanno visto la collaborazione e il patrocinio del Centro. Ricorderò: le giornate leopardiane della Deutsche Leopardi-Gesellschaft, a Villa Vigoni sul Lago di Como (6-9 settembre 2007) e all’ Università di Zurigo (31 ottobre-1° novembre 2008); i Convegni dell’ADI-Associazione degli Italianisti-Sezione Didattica della Regione Marche (Recanati, 3 aprile 2008 e 6-7 novembre 2009); l’incontro dedicato dal Gabinetto Vieusseux a Franco Foschi su Giacomo Leopardi nelle lettere sue e altrui (Firenze, 11 febbraio 2009); il Convegno Paesaggio e poesia in Leopardi dell’Accademia Marchigiana di Scienze, Lettere ed Arti (Ancona, 3 novembre 2009); il Convegno Leopardi e il ’500 all’Università di Siena (26-28 novembre 2009); la giornata di studi in memoria di Emilio Bigi all’Università Statale di Milano (25 febbraio 2010).
Nell’ambito di questi rapporti il maggiore risultato nasce con l’istituzione dei protocolli culturali d’intesa già stipulati o in via di definizione con le seguenti università e associazioni: Sorbonne Nouvelle-Paris 3 (proff. Jean-Charles Vegliante e Denis Ferraris); Università di Aix-Marseille (prof. Perle Abbrugiati); Deutsche Leopardi-Gesellschaft di Berlino (prof. Sebastian Neumeister); Università di Zurigo (prof. Tatiana Crivelli); Università di Barcellona (prof. Marίa del las Nieves Muñiz Muñiz); Università di Birmingham-Leopardi Centre (proff. Michael Caesar e Franco D’Intino); Università di Bratislava, Slovacchia (prof. Dagmar Sabolová); Università di Pécs, Ungheria (prof. Luigi Tassoni); Università di Banja Liuka, Bosnia Erzegovina (prof. Danilo Capasso); Università “Federico II” di Napoli (prof. Matteo Palumbo); Università di Napoli “L’Orientale” (prof. Vincenzo Placella); Università di Siena (proff. Stefano Carrai e Paola Italia); Università di Bucarest (prof. Smaranda Bratu Elian).
Grazie al contatto del prof. Antonio Prete si sta verificando la fattibilità del progetto della traduzione in lingua portoghese dello Zibaldone, che sarà coordinato dallo stesso Prete, membro del Comitato Scientifico del CNSL, e da Andréia Guerini, Docente Associato di Letteratura Italiana presso la Cattedra di Italiano dell’Universidade Federal de Santa Catarina- Florianópolis in Brasile. La traduzione sarà condotta da un gruppo di cinque studiosi e si gioverà di consulenti linguistici. Sono previsti circa 5 anni di lavoro con l’idea iniziale di pubblicarla in formato elettronico e forse anche in edizione bilingue, per renderla accessibile a un numero di persone molto più consistente.
Dello Zibaldone è nel frattempo uscito, presso l’editore Zanichelli, il cd-rom con la prima edizione critica informatizzata, a cura di Fiorenza Ceragioli e Monica Ballerini: un’opera di alta filologia, applicata alle nuove tecniche di riproduzione e interrogazione dei testi, che ha richiesto molti anni di lavoro e che Foschi sostenne fin dall’inizio con lungimiranza.
Aggiungo una notizia di questi giorni: nell’ambito delle celebrazioni di Matteo Ricci, è stato accolto con entusiasmo dalle autorità della Cina, il progetto – da me suggerito a nome del CNSL – di una traduzione dello Zibaldone e di una nuova traduzione dei Canti in lingua cinese. Il progetto è stato esposto, in collaborazione col CNSL, dalla Regione Marche e dalla Provincia di Macerata.
Nel settore delle pubblicazioni, la nostra collana «Testi e Studi Leopardiani», diretta da D’Intino, Felici e Folin per l’editore Marsilio, è giunta al quindicesimo titolo ed è ormai considerata uno strumento imprescindibile per i leopardisti, alternando voci nuove della critica a quelle di maestri illustri. Altre pubblicazioni per il 2010 sono in cantiere.
Sono allo studio un ampliamento e una ristrutturazione del Museo con una Mostra permanente nella nostra sede; e qui, nella Sala delle Conferenze che è stata intitolata a Franco Foschi, è stata ospitata, dal luglio al settembre 2009, una mostra dell’opera pittorica del portorecanatese Biagio Biagetti, che diresse il Centro dal 1945 al 1948 e fu Direttore di Musei Vaticani.
Successivamente la Sala è stata valorizzata con gli “Incontri di Poesia e Musica” a cura di Marco Poeta, e altre manifestazioni sono previste in collaborazione con la Scuola Superiore dell’Università di Macerata, che, come si è detto, ha il suo riferimento nella professoressa Laura Melosi.
Nel prossimo autunno dedicheremo due giornate di studio alla memoria e all’opera di due amici scomparsi: Eminio Bigi e Emilio Peruzzi.
Un mese fa abbiamo scritto al Ministro Bondi e al sottosegretario della Presidenza del Consiglio Gianni Letta per esprmere la nostra preoccupazione a seguito dei tagli finanziari a cui il Centro era stato sottoposto. Ci è stata data l’assicurazione che il contributo del ministero, se pur modesto, verrà mantenuto.
Al Comune di Pisa abbiamo portato le nostre istanze per una intitolazione di un lungarno a Giacomo Leopardi che avverrà a breve. Abbiamo dato già notizia che a Pisa siamo diventati proprietari di un appartamento vicino a quello dove soggiornò Leopardi, grazie a un lascito di Giuseppina Antoni, tramite i buoni auspici della prof. Ceragioli. Se il Centro potrà continuare la sua attività futura, lo dovrà sicuramente anche alla sensibilità di questa studiosa e gentildonna pisana.